Positive le prime reazioni della stampa straniera al programma della Mostra del cinema di Venezia. I francesi ad esempio gongolano per un'edizione, la 71esima (27 agosto - 6 settembre), che ha fatto incetta di film transalpini. Se Le Monde preferisce puntare sull'altrettanto corposa presenza statunitense in cartellone ("La 71esima Mostra di Venezia si preannuncia molto americana", titola il quotidiano d'Oltralpe), Le Figaro esce allo scoperto e con orgoglio scrive: "La selezione presentata oggi rivela abbastanza chiaramente una visione caleidoscopica. Molti grandi registi si ritroveranno quest'anno al Lido. Ma i registi francesi sono presenti in tutte le categorie."
Sul fronte britannico, Screendaily parla di "titoli forti in competizione", sottolineando come "tutti tranne uno sono anteprime mondiali: Tales di Rakhshan Bani-Etemad è una premiere internazionale".
The Guardian fa già un primo bilancio della selezione, segnalando quelli che per il giornale britannico sono i film chiave di questa edizione, dal film di apertura, Birdman, a Manglehorn (per "chi ama la vecchia scuola e le performance straordinarie, vedi Al Pacino"), passando dall'ennesimo adattamento letterario tentato da James Franco, che dopo As I Lay Dying e Figlio di Dio, "potrebbe aver fatto il passo più lungo della gamba con questo tentativo di trasporre il capolavoro di William Faulkner, L'urlo e il furore. I critici hanno già i coltelli affilati."