Con Jackie Chan e The Grudge in anteprima. Guarda a est il Torino Film Festival. Giunta alla sua 22ª edizione, la manifestazione - diretta per il secondo anno consecutivo da Roberto Turigliatto e Giulia D'Agnolo Vallan e in programma dal 12 al 20 novembre - dedica quest'anno ampio spazio alle cinematografie asiatiche e dell'Estremo Oriente con una massiccia presenza di opere provenienti da Cina, Giappone, Corea, Hong Kong, ma anche Filippine, Malesia e India: sei film in concorso (su 14), le anteprime dei due nuovi film di Johnnie To, Breaking News (distribuito in Italia dalla Mikado) e Yesterday Once More, e dell'horror campione d'incassi in Usa The Grudge, diretto da Takashi Shimizu e prodotto da Sam Raimi, per il quale arriverà a Torino la protagonista Sarah Michelle Gellar. Senza dimenticare la minirassegna dedicata alla Cina all'interno della sezione "Detour", e la presenza in giuria di Jia Zhangke, regista che ha rivoluzionato, negli ultimi anni, il cinema con gli occhi a mandorla. "Quest'anno abbiamo voluto dare al festival una spinta verso una maggiore internazionalizzazione, con un occhio particolare a quella parte di mondo sempre più protagonista al cinema, ma senza rinunciare alla sua storica vocazione di luogo di ricerca e di scoperta" ha spiegato Turigliatto in occasione della presentazione a Roma del cartellone torinese. Il festival da quest'anno cambia sede: abbandonato lo "scomodo" Lingotto si trasferisce nuovamente nel centro storico della città coinvolgendo otto sale tra Piazza Castello e Piazza Vittorio. "L'intento è quello di coinvolgere maggiormente il pubblico dei non cinefili e dei non addetti ai lavori" ha spiegato ancora Turigliatto. Ad inaugurare la manifestazione sarà Silver City di John Sayles, presente nella sezione "Americana" insieme ad opere (anche televisive) che riflettono, in molti casi, l'attuale clima politico internazionale come quelle di Steven Soderbergh (la serie K Street prodotta con George Clooney), Robert Altman (Tanner on Tunner), Martin Scorsese (documentario sulla Statua della Libertà) e David O' Russell (Soldiers Pay, storia di guerra basata sulle testimonianze dirette dei soldati in Iraq). Punta di diamante della manifestazione resta tuttavia il concorso per i lungometraggi che comprende anche due opere prime firmate da due donne: L'iguana di Catherine McGilvray con Andrea Renzi e Notte senza fine di Elisabetta Sgarbi con Laura Morante e Toni Servillo. Al cinema di casa nostra sono invece interamente dedicati il Concorso Doc 2004, il Concorso Spazio Italia (riservato ai cortometraggi) e il Concorso Spazio Torino. "Continuiamo a scommettere sulla parte più creativa e indipendente del cinema italiano" dice la D'Agnolo Vallan. Spazio allora alle opere di Tonino De Bernardi (Marlene De Sousa) e Ciprì e Maresco (L'opè incatenato) nella sezione "Detour". Tra gli eventi del festival l'anteprima mondiale del nuovo film di Alexsandr Sokurov Mozart. Requiem, presentato fuori concorso insieme a Before Sunset di Richard Linklater, Vanitas di Paulo Rocha, Sideways di Alexander Payne, Dias de campo di Raoul Ruiz, Une visite au Louvre di Jean-Marie Straub e Danielle Huillet e New Police Story il film di Benny Chan che chiude il festival, con la star Jackie Chan, altra grande presenza asiatica a Torino. Tre gli omaggi: a Richard Fleisher, a Rogerio Sgarzella (morto all'inizio del 2004 a soli 56 anni) e a Yervant Gianikian e Angela Ricci Lughi di cui sarà mostrato lo sconvolgente Oh, uomo!, che completa la trilogia sulla Prima Guerra Mondiale iniziata con Prigionieri della guerra e Su tutte le vette è pace. Il festival dedica poi due retrospettive complete a John Landis, regista di film cult come Animal House e Blues Brothers, e a Luciano Emmer che riceverà anche il premio Cipputi alla carriera. Il festival ricorderà infine Roberto Rossellini con la proiezione di Viaggio in Italia a cinquant'anni dall'uscita in sala del film.