“Il cinema è la mia vita. Mi affascina l’unione di musica e montaggio, restando lontani dai grandi spettacoloni hollywoodiani”. La regista Lynne Ramsey presenta il suo ultimo film A Beautiful Day, nelle sale italiane dal primo maggio distribuito da Europictures in più di cento copie.

Joaquin Phoenix interpreta Joe, un sicario che salva le ragazzine vittime di abusi. “Il mio personaggio è cresciuto piano piano, dagli interminabili incontri con Ramsey. Qualche volta ci veniva un’idea, studiando la sceneggiatura e lo sviluppo della coscienza dei bambini. La violenza è al centro del loro modo di pensare, dopo aver passato l’inimmaginabile. Joe, il protagonista, agisce in modo impulsivo, senza ragionare. Nella sua testa sente i fuochi d’artificio”.

Il film è tratto da un racconto di Jonathan Ames. “Il libro è stato un ottimo punto di partenza. Ma ho cambiato moltissimo, specialmente finale. Ho ampliato anche il rapporto madre/figlio. La sceneggiatura è stata modificata mentre andavamo avanti. Phoenix ha fatto una grande preparazione fisica”, aggiunge Ramsey.

Nella storia, la figura dei genitori è centrale: “Mi hanno insegnato a seguire la mia voce interiore, a non fare agli altri quello che non vorresti subire. Tutto questo si riflette su Joe. La sua anima non nasconde solo oscurità, ma anche un po’ di tenerezza. È sfaccettato, pieno di sfumature. Non è un uomo cattivo, anche se la violenza è parte di lui. Combatte la sua guerra personale, è tormentato, ma è anche capace di provare amore. È frustrato per doversi prendere cura della madre anziana, e a suo modo è un eroe, anche se semina morte con un martello”, spiega Phoenix.

 

E sulla produzione: “Non mi interessano le dimensioni del budget. Seguo le emozioni, la passione che permea il quotidiano. Il film entra dentro di me, e mi trasforma. Scelgo un progetto in base alle persone che ci lavorano e alla qualità. Per Lynne non è stato facile, perché doveva tagliare oltre settanta ore di girato”.

Le musiche sono di Johnny Greenwood, lo stesso compositore che accompagna Paul Thomas Anderson nei suoi capolavori. Per Ramsey: “Le sue note sono un dono, un magnifico regalo. Ho scritto la sceneggiatura in Grecia, in un silenzio quasi totale. A New York ho poi aggiunto i suoni della città, e sulle magnifiche composizioni di Johnny ho montato A Beautiful Day. La sua colonna sonora richiama la dannazione che cammina tra noi. Durante le riprese non sapevo quale sarebbe stato il risultato finale. È stato qualcosa di veloce, travolgente. Avrei voluto che non finisse mai”.