Marco Müller ospite del festival "L'isola del cinema", in programma a Roma in questi giorni. Il neodirettore della Mostra del Cinema, reduce dalla conferenza stampa di presentazione del cartellone veneziano, sarà sull'isola Tiberina in qualità di produttore per presentare L'angelo della spalla destra film tagiko di Djamshed Usmonov, ultimo nato della sua factory, la Fabrica. La proiezione chiude la due giorni dedicata a una selezione dei migliori cortometraggi documentari e video sperimentali di giovani filmaker, tra i quali Morire dentro, realizzato in digitale e autoprodotto dalla Moondraw, un collettivo di professionisti e non guidato da Mario Calamita, con lo scopo di perseguire un sogno: creare un film in piena libertà creativa, fuori dagli stereotipi e dai tradizionalismi. Morire dentro racconta il viaggio di un uomo alla scoperta di se stesso, al confine fra illusione e realtà, dove si nasconde la ragione della follia. "Il cinema che vogliamo sviluppare - spiegano i realizzatori - prende in prestito tematiche tipiche della psicoanalisi per realizzare, in chiave romantica, un viaggio all'interno dell'ego. Lo scopo è mostrando l'essere umano non per quello che è ma per come si percepisce. Piuttosto che spostare il confine fra il reale e la sua immagine vogliamo nasconderlo: far sì che l'immagine immaginata goda gli stessi diritti del suo simulacro reale. Il fotogramma può avvicendarsi al frame digitale come i sogni alla realtà".