“L'audiovisivo non è un settore assistito, ma è un settore che genera ricchezza”. Parola di Riccardo Scamarcio che insieme ad altri esponenti del mondo dello spettacolo ha protestato ieri sera a Fontana di Trevi contro i tagli alla cultura: “Il governo è autolesionista poichè non vuole rinnovare il tax shelter e il tax credit- prosegue l'attore- L'Italia è un paese che vive di turismo: come si può rilanciare l'economia senza partire dalla cultura?”.
In collegamento in diretta dalla trasmissione Annozero di Michele Santoro, il Ministro Bondi risponde: “Mi impegno a prorogare per un anno il provvedimento sugli incentivi fiscali e a reintegrare il Fus ai livelli del 2010, ovvero 410milioni di euro. Certo non basta e bisognerebbe fare molto di più per il cinema italiano, ma siamo sulla buona strada”.
Sul cinema italiano interviene il regista Paolo Sorrentino: “Negli ultimi anni il nostro cinema ha riconquistato un'ampia quota di mercato. Ma il governo ha paura dei nostri film e per questo non vuole rinnovare gli incentivi fiscali. Penso che il problema non è di carattere economico, ma politico”.  Bondi si difende dalle accuse e dai fischi in diretta da parte del mondo dello spettacolo: “Questo è assurdo, io apprezzai molto Gomorra. Contro di me c'è un pregiudizio politico”, Sorrentino replica: “ Lei tremava quando ha visto Gomorra e non ha mai visto Il Divo”. E Bondi: “Non è vero, questo mi fa soffrire! L'ho visto ben due volte”.
Davanti alla fontana dove si girò la famosa scena de La Dolce Vita di Fellini, l'atmosfera è calda, gli attori, i registi, gli autori chiedono il rinnovo degli sgravi fiscali e protestano all'unisono con lo slogan “Tutti a casa”.
“E' un'industria che produce ricchezza, ma non c'è una politica aziendale”, dice l'attore Giulio Scarpati che poi passa il microfono allo sceneggiatore Andrea Purgatori: “Chiediamo semplicemente una legge di sistema. L'industria della cultura non è un costo, ma un investimento che dà lavoro a 250mila persone”.
Dopo l'occupazione del red carpet inaugurale del recente Festival di Roma, il sit-in del movimento “Tutti a casa” a Fontana di Trevi si conclude con l'appuntamento per una manifestazione unitaria con sciopero generale della produzione culturale che si terrà il prossimo lunedì 22 novembre.