“Arriverò lì e non riuscirò a spiccicare una parola: fortunatamente, questo timore è durato 5 minuti, perché mi hanno messo subito a mio agio, da grandi professionisti quali sono”. Tutti i battiti del cuore di Kasia Smutniak, che compie il grande balzo nel cinema che conta, e non solo i soldi: From Paris with Love, produzione franco-hollywoodiana con protagonisti John Travolta e Jonathan Rhys Meyers, da oggi in sala con Moviemax in 300 copie.
Diretto da Pierre Morel, prodotto da Luc Besson, un action thiller che proietta la Smutniak tra le braccia del diplomatico Usa Rhys Meyers e sotto le rudi attenzioni dell'agente CIA Travolta: tra droga e terrorismo, sparatorie e inseguimenti, un battesimo di fuoco che ha lasciato estasiata l'attrice, italiana d'adozione: “Posso pure tornarmene in Polonia, dopo aver recitato con quei due”.
Ovvero, Travolta: “Non avrei mai pensato neppure di incontrarlo, figuriamoci lavorarci insieme. Mi ha colpito per il lato umano, è estremamente simpatico: in conferenza stampa a New York, ha tenuto a dire pubblicamente quanto fossi brava, chi altro l'avrebbe fatto? Ed è pure generoso, ti confida i segreti della sua recitazione” e Rhys Meyers: “E' irlandese, ma parla italiano: d'altronde, gli irlandesi sono come i napoletani, e Jonathan è supercaloroso, sorridente e affascinante”.
Seppure la “familiarità low-budget e totalizzante” di Nelle tue mani di Peter Del Monte “potrà difficilmente essere sostituita in cima alle mie gratificazioni”, From Paris with Love ha catapultato Kasia in un universo produttivo in cui “la superprofessionalità non ti permette di distrarti ma di pensare unicamente al tuo lavoro. E che dire di Notre-Dame illuminata appositamente alle 5 di notte, nonostante sullo schermo sia poco più di un puntino? Roba dell'altro mondo, anzi di un altro mondo…”.
Dallo “scontro di civiltà” parigino a maggio ritroveremo la Smutniak in quello per un ascensore a Piazza Vittorio, mentre le sale d'ottobre l'accoglieranno con La passione di Mazzacurati, ma ora è tempo di bilanci: “Da Paris torno a casa come da un viaggio emozionante: tanti bei ricordi, professionali e non”.