“Un panorama vario ed eterogeneo”, promette la direttrice Emanuela Martini, e anche – “non accade sempre” - tanta Italia al 36° Torino Film, in programma dal 23 novembre al 1° dicembre. Quindici le opere nel concorso principale, tra cui spicca l’esordio alla regia di Valerio Mastandrea, Ride, nonché quello del collega americano Paul Dano, Wildlife, già passato alla Semaine di Cannes: saranno giudicate dalla giuria presieduta dal regista cinese Jia Zhang-ke, di cui verrà riproposto Ash Is Purest White.

Ad aprire The Front Runner di Jason Reitman, con il politico Usa Gary Hart incarnato da Hugh Jackman, chiuderà l’atteso Santiago, Italia di Nanni Moretti, “un bellissimo documentario, che tra interviste e immagini di repertorio inquadra il lavoro della nostra ambasciata in Cile durante la junta di Pinochet, teso ad accogliere chi cercava di salvarsi”.

Alcuni numeri: 133 i lungometraggi in cartellone, di cui 36 opere prime e seconde, 34 anteprime mondiali, 27 le registe donne, di cui 4 per i 15 film del concorso principale.

Gran Premio Torino al francese Jean-Pierre Léaud, Jean Eustache e Powell & Pressburger in retrospettiva, Pupi Avati guest director con la selezione Unforgettables, Premio Langhe-Roero e Monferrato a Matteo Garrone, una Giornata (il 28 novembre) per ricordare Ermanno Olmi, in programma c’è appunto molta Italia: Sex Story di Cristina Comencini e Roberto Moroni; The Man Who Stole Banksy di Marco Proserpio; Bulli e pupe, il doc di Steve Della Casa che fa da prequel a Nessuno mi può giudicare di qualche anno fa sui musicarelli; I nomi del signor Sulcic di Elisabetta Sgarbi; Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius; Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo di Daniele Segre.

Tanto Sudamerica a Internazionale.doc, l’abituale Onde per dialogare con forme e formati del cinema, in Festa Mobile, tra gli altri, Blaze di Ethan Hawke, Das Boot di Andreas Prochaska, Colette con Keira Knightley, Dovlatov di Aleksey German Jr., Il gusto della libertà – Cinema e ’68 prodotto da Rai Movie, Madeline’s Madeline di Josephine Decker, The White Crow di Ralph Fiennes e Pretenders di James Franco, mentre in After Hours trovano spazio High Life di Claire Denis e Mandy con Nicolas Cage.

Infine, due i restauri: Trevico-Torino di Ettore Scola e Processo a Caterina Ross di Gabriella Rosaleva.