“Il film deve piacere, regista, attori e credenziali esterne non fanno punteggio”. Così Paolo Sorrentino accoglie la notizia ufficiale, già lungamente anticipata, dell'inserimento in concorso a Cannes del suo This Must Be The Place, interpretato da quel Sean Penn che da presidente nel 2008 attribuì al Divo il Gran Premio della Giuria.
Sorrentino è ancora al missaggio, ma già in rete sono comparse delle affascinanti scene tagliate: “Ce ne saranno di più belle nel film”, rassicura. E promette: “Quel che è successo con L'amico di famiglia non accadrà più: in sala troverete la versione che andrà a Cannes”. A ottobre, perché - spiega il regista napoletano - “se non sono io il fautore di questa scelta, il film ha una vocazione internazionale: per problemi di pirateria non poteva uscire prima in Italia, arriverà in tutto il mondo a ottobre”.
Del suo protagonista Penn dice: “Come con Servillo, quando si lavora con grandissimi attori è estremamente facile”, ma sul film non vuole esprimersi: “Faccio cinema istintivamente, ma a parlarne non sono bravo: mi devo preparare”. Cannes lo aspetta.