La cover story del numero di gennaio-febbraio della Rivista del Cinematografo è dedicata a La forma dell’acqua (in sala dal 14 febbraio), il film diretto da Guillermo del Toro che ha vinto il Leone d'Oro alla 74ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, e il premio alla regia alla 75ª edizione dei Golden Globe, ottenendo il più alto numero di nomination (13) per i prossimi premi Oscar. Silvio Danese analizza le origini dell’amore e della diversità.

Un ampio servizio è riservato poi a The Post di Steven Spielberg, con protagonisti Meryl Streep e Tom Hanks. Il regista di Cincinnati porta sul grande schermo lo scandalo dei Pentagon Papers. L’articolo pone l’accento sul patriottismo di Spielberg e sul cinema di impegno civile come via diretta per scuotere le platee. Ne scrivono Gianni Riotta, Federico Pontiggia e Gian Luca Pisacane.

Non mancano le interviste. La prima è a Margot Robbie, a cura di Simone Porrovecchio. L’attrice – candidata all’Oscar – ci racconta la sua esperienza sul set di I,Tonya, film che arriverà in Italia il prossimo 22 marzo.

La seconda è a Jake Gyllenhaal. L’attore, che ha recitato in più di trenta film, ripercorre la sua carriera, da Donnie Darko fino a Stronger (prossimamente in Italia), e confessa il suo amore per Fellini. Ne scrive Gian Luca Pisacane.

Questo numero della Rivista si propone poi ai lettori con una nuova rubrica: Powerful Woman. “Donne e potere, uno dei binomi più affascinanti e controversi della storia dell’umanità”, per citare l’articolo di Simona Busni, che ci racconterà dell’ascesa di Meghan Markle, dalla serie tv Suits al matrimonio col principe Harry. Powerful Woman mette a confronto due donne diverse per status e carriera, eppure con qualcosa in comune: l’abbandono del grande e del piccolo schermo in cambio di una vita da principesse. Grace Kelly aveva sposato Ranieri di Monaco e Meghan Markle, attrice e modella da sempre impegnata per la parità di genere, ad aprile convolerà a nozze col principe Harry. Sono passati sessant’anni e la storia del Grace sembra riproporsi: due attrici americane che entrano a fare parte di dinastie reali in Europa.

La donna del momento è Oprah Winfrey, la regina della TV negli USA, che si mormora possa essere in corsa per la candidatura alle prossime elezioni presidenziali. Ai Golden Globes ha dato voce ai deboli che hanno patito, e patiscono, la violenza e la discriminazione, per razza o per sesso: “Nella mia carriera, ho sempre cercato di dire, sia in televisione che attraverso il cinema, qualcosa su come uomini e donne si comportano realmente. Ho voluto raccontare come sperimentiamo la vergogna, come amiamo e quanto siamo razzisti, come sbagliamo e perseveriamo e come superiamo le difficoltà. Ho intervistato e ritratto persone che hanno resistito ad alcune delle prove più dure della vita, ma l'unica qualità che tutti loro sembrano condividere è la capacità di mantenere la speranza per un mattino più luminoso, anche durante le notti più buie. Voglio quindi che tutte le ragazze che guardano qui, ora, sappiano che un nuovo giorno è all'orizzonte!”. Ne parla Marco Spagnoli.

 

Per I film del mese sono presenti le recensioni de Il filo nascosto, L’ora più buia, Chiamami col tuo nome, Edhel, Final portrait, The Disaster Artist, Downsizing e tanti altri.

Non perdetevi anche la nuova rubrica di Robert Bernocchi – Dati alla mano – un’attenta analisi della situazione del cinema italiano.

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