Ultimi ciak a Imola per il nuovo film diretto da Eugenio Cappuccio e interpretato da Fabio Volo, Uno su due. Sceneggiato dal regista insieme allo stesso Volo, a Massimo Gaudioso, Francesco Cenni e Michele Pellegrini e prodotto dalla ITC di Beppe Baschetto in collaborazione con Rai Cinema, il film è giunto alla sua decima settimana di riprese dopo aver fatto tappa prima a Genova e poi a Deruta in Umbria. Si gira all'ospedale Montebello di Montecatone, struttura in disuso da anni trasformata per l'occasione in un enorme set. "Qui abbiamo anche ricostruito un'aula di tribunale e una camera d'albergo" dice il regista. Il film racconta, infatti, la storia di Lorenzo (Volo) un rampante avvocato con l'ambizione di diventare imprenditore e una fidanzata (Caprioli) di cui non ha ancora capito se è realmente innamorato, la cui frenetica esistenza subisce uno stop quando, in seguito ad uno svenimento, finisce in ospedale per un sospetto tumore. "E' un'esperienza che ho vissuto personalmente poco prima delle riprese - spiega l'attore - è per questo che mi sono anche lasciato coinvolgere nella sceneggiatura, mi piace raccontare le cose per come le vivo". Per Cappuccio si tratta del secondo lungometraggio dopo Volevo solo dormirle addosso, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, per Fabio Volo è la terza esperienza nel cinema dopo il successo di critica e di pubblico riscosso con La febbre e Casomai di Alessandro D'Alatri. "Per Uno su due ho anche accettato, a dispetto della paura, di lanciarmi col parapendio su Assisi. La scena si girerà ad aprile ma secondo me sperano che io muoia per poi promuovere il film con frasi tipo 'Volo muore in volo'" racconta l'attore durante una pausa dalle riprese. Con lui oltre a Cappuccio, anche la protagonista femminile, Anita Caprioli. Assenti gli altri interpreti, Ninetto Davoli, Giuseppe Battiston, Pino Calabrese e Agostina Belli, che torna sul grande schermo dopo 10 anni di assenza. Nonostante il tema, Uno su due "è una commedia - chiarisce Cappuccio - che non avrà un lieto fine, ma un fine lieto. E' un film sull'attesa - continua - e su come spesso, nei momenti in cui la nostra esistenza subisce un arresto, il mondo e il nostro rapporto con gli altri ci si ripropongano sotto una nuova luce". Lorenzo "è uno che vuole tenere tutto sotto controllo, ma anche uno che ama scommettere con il destino - spiega Volo -. La malattia lo costringe a rivalutare la propria vita". In Uno su due "è forte il tema della sfida - gli fa eco Cappuccio - del farcela o non farcela, nei confronti dell'esistenza, del lavoro e dell'amore". Determinante per il protagonista l'incontro con un vecchio camionista ammalato interpretato da Ninetto Davoli. L'attore e storico amico di Pasolini ha completamente stravolto il suo look e rinunciato ai suoi noti riccioli neri per una chioma completamente bianca. "E' lui che costringe Lorenzo ad uscire dalla sua condizione di 'rattenuto' - continua il regista - neologismo che abbiamo coniato dalla contrazione di trattenuto e rattrappito per indicare quelle persone che sono ripiegate in se stesse e si risparmiano nel darsi agli altri". Le riprese si concluderanno il prossimo martedì e i produttori sperano che il montaggio si concluda in tempo per mostrare il film ai selezionatori del festival di Cannes.