Presentati alla 74° Mostra di Venezia i primi due episodi di Suburra - La serie, primo prodotto interamente italiano targato Netflix (prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction), che sarà disponibile sulla piattaforma a partire dal 6 ottobre.

La stagione si compone di 10 episodi, diretti da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi, e racconta di fatti antecedenti a quelli del film di Stefano Sollima (Suburra, 2015), anch’esso ispirato al romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.

Una sorta di prequel, dunque, che ha per protagonista ancora una volta la Città Eterna – una superba Roma notturna, decadente e corrotta – e il sottobosco criminale che racchiude tutti gli strati di umanità coinvolti nella lotta al potere, dalle periferie più disagiate ai salotti nobiliari, dai lidi ostiensi alle stanze più segrete del Vaticano: preti, politici, faccendieri, boss mafiosi, trafficanti di droga, piccoli spacciatori, prostitute e tantissimi insospettabili che si confondono nel marasma verminoso della corruzione. Ogni episodio si apre con un prologo molto forte a cui fa seguito il resoconto delle ore che precedono l’accaduto, scelta narrativa accattivante e d’effetto che immette direttamente lo spettatore nel flusso della tensione.

Tra gli interpreti della serie, il cerimoniere del Festival Alessandro Borghi, molto credibile nel ruolo di Aureliano, platinato rampollo di una piccola famiglia di criminali, il quale stringe un’alleanza alquanto improbabile con altri due giovani – il figlio di un poliziotto dedito allo spaccio (Eduardo Vallardini) e Spadino (Giacomo Ferrara), membro di un potente clan di etnia Sinti – al fine di ricattare un alto prelato dedito ai festini a base di prostitute e cocaina. Nel cast figurano anche Claudia Gerini, Filippo Nigro, Adamo Dionisi e Francesco Acquaroli.

Anteprima molto promettente. Ai fan non resta che attendere ancora qualche settimana.