Nella quarta giornata della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, la Fondazione Ente dello Spettacolo ha ospitato nel suo stand l'imprenditrice Nenella Impiglia per la presentazione del suo libro “Stoffa per la musica”. Il testo è una dedica alla madre pianista, che le ha trasmesso l'amore per quest'arte. Parla di un viaggio nel passato discografico degli anni Sessanta e Settanta, quelli che più di tutti hanno contaminato lo stile e le mode delle generazioni successive. L'autrice marchigiana, alla sua seconda esperienza letteraria dopo la pubblicazione de “La scarpetta nel piatto” nel 2010, racconta di come si è appassionata alla moda durante l'era trasgressiva, delle rivoluzioni e delle conquiste giovanili, descrivendo in maniera romanzata  i suoi ricordi, contrassegnati da una suggestiva colonna sonora di quegli anni fino ai nostri giorni. “La moda veste la musica e la musica crea nuove mode. È soprattutto con i Beatles che si assiste ad una completa contaminazione, che passa dal sound alla moda e porterà a processi di identificazione mediante l'imitazione degli stili da loro proposti, del modo di esibirsi e di abbigliarsi. I ricordi formano un ponte tra passato e futuro, affiorano nella nostra mente, restano impressi nel cuore, nell'anima e, anche a distanza di tempo, riescono a far vivere sensazioni provate”. Ciò che Nenella Impiglia, già vincitrice del Premio Internazionale Profilo Donna 2013, vuole trasmettere ai lettori è chiaro: non dimenticarsi mai del passato; tramandare, attraverso i nostri ricordi, le presenti conoscenze alle generazioni future. “Ricordati chi sei, ma non dimenticare chi eri”.
Moderatrice della serata il Direttore del settimanale Vero Laura Bozzi, che ha accompagnato l'autrice del libro per tutta la durata dell'evento.
Si è parlato naturalmente anche di cinema, da sempre in sinergia con musica e moda, secondo la Impiglia. “Quando il cinema era muto e le immagini in bianco e nero, l'unica musica presente in sala era la bobina che girava nel proiettore; quando poi le immagini acquisirono colore e l'audio prese vita, il cinema divenne moda e musica al tempo stesso, con icone quali Greta Garbo, Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e colonne sonore come Moon River, Que Sera Sera e tante altre”.
La serata si è conclusa con un accurato buffet servito da Francesco Pedace e il suo staff del ristorante “La via delle taverne”, situato ad Atripalda, nell'avellinese. Le pietanze, riassunte in piccoli appetizers, racchiudevano nel loro gusto la cucina napoletana del Settecento.