Un'intesa per gestire costruttivamente la "rivoluzione digitale": è il "P@tto di Sanremo", siglato oggi al festival di Sanremo dal Governo e da tutti i diversi soggetti che operano attarverso Internet. Obiettivo dell'accordo - il primo nel suo genere in Europa - è quello di creare un ambiente digitale "sicuro", che incoraggi i titolari dei contenuti a metterli a disposizione sulle reti telematiche, creando così un punto di confronto e di collaborazione tra quanti sono impegnati nella diffusione della cultura online: il Governo, i fornitori di connettività, i titolari dei diritti, le case di produzione musicale, cinematografica, televisiva, editoriale, di intrattenimento, nonché i gestori delle piattaforme distributive. "Era questa l'occasione giusta per presentare questa iniziativa, a San Remo, capitale della musica italiana" ha detto Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, promotore dell'iniziativa con Giuliano Urbani, ministro per i Beni e le Attività Culturali, e Maurizio Gasparri, ministro delle Comunicazioni. Il "Patto" darà vita a diversi momenti di confronto per superare le esigenze, spesso contrastanti, degli operatori e assecondare il crescente sviluppo del settore dei contenuti digitali, evitando che la Rete sia una sorta di Far West. All'accordo hanno aderito anche i ministri delle Politiche Comunitarie, delle Attività Produttive, degli Affari Esteri, della Giustizia, dell'Istruzione-Università e Ricerca, nonché il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio. "Abbiamo chiesto la collaborazione di tutti gli attori che operano nel campo dei contenuti digitali - spiega Stanca -. In rete non si compra più un prodotto ma si accede a un servizio. Vanno salvaguardati interessi diversi, bisogna proteggere chi crea contenuti digitali ma anche la proprietà intellettuale che ha un valore economico, culturale e sociale". "Il problema della pirateria - ha detto Urbani - arreca al mondo degli autori ed editori un danno da 4 miliardi di euro l'anno cui va aggiunta la sottrazione di euro dalle casse dello Stato. Una situazione non più tollerabile. Abbiamo imboccato, fra i primi in Europa, una strada normativa che ha portato ad una caduta della pirateria del 25-30%. Ci muoviamo tra i primi in Europa perché abbiamo ricevuto sollecitazioni da parte dei diversi soggetti coinvolti nel fenomeno e, soprattutto, dal presidente della Repubblica Ciampi". Un'idea, spiega Gasparri, "nata al Festivalbar in occasione di un convegno. In Italia nel 2001 i collegamenti a banda larga erano 300 mila, ora quasi 4 milioni e mezzo e continuano a crescere, entro l'anno arriveranno a circa 8 milioni. Non è una questione ristretta all'elite dei ragazzini. Celentano disse che se il pane non si pagasse non ci sarebbero più fornai. Se nella musica e nel cinema tutto si potesse prendere senza pagare nulla non esisterebbero autori e produttori. Il progresso tecnologico non va arrestato ma va tutelato".