“Il cinema italiano è morto con Pier Paolo Pasolini”. Lo ha detto Pasquale Squitieri nel corso del convegno a lui dedicato nell’ambito della XXXV edizione di “Primo Piano sull’autore”, la tradizionale rassegna di cinema italiano che si sta svolgendo tra Roma e Spoleto.

“Sono sempre stato un regista scomodo - ha proseguito Squitieri - non acclamato per il mio valore ma per i temi scottanti che ho affrontato con i miei film. Questo a lungo andare, ha limitato le mie capacità di pensiero. Sono sempre stato perseguitato dall’invidia, ma nonostante tutto ho fatto ben ventiquattro film”.

Ha commosso il pubblico presente, la lettera scritta da Pasquale Squitieri il 5 agosto del 1981 durante il carcere, diretta a Valerio Caprara. “Vivo con amarezza questa situazione – scrive nella lettera – l’articolo che hai scritto su di me sul Mattino e la tua solidarietà mi ha aiutato. Vivo una realtà d’isolamento ma non intendo sfuggire. Sto affrontando un’accurata persecuzione e il vostro appoggio mi sta aiutando a non affondare.”

Grande successo anche per l’incontro Tradizione e modernità: 8½ incontra i protagonisti del nuovo cinema italiano, moderato da Marco Spagnoli e coordinato da Francesca Piggianelli, che si è svolto presso la Sala Fellini e che ha visto la presenza di giovani registi, attori, produttori e distributori del nostro cinema. Tra i presenti: Alberto Caviglia, Piero Messina, Toni Trupia, Marco Danieli, Ilaria Borrelli, Enrico Maria Artale, Alessio Di Cosimo, Valentina Petrella, Lorenzo Corvino,  Massimo Righetti Di Mariposa, Elena Tenga, Kassim Yassin Saleh, Mario Lucarelli, Marie Loche.

A seguire sono stati proiettati Piazzale Loreto e L’altro Adamo e, inoltre, si è tenuto il convegno Pasquale SquitieriIl piacere della libertà, alla presenza dello stesso Squitieri, di Claudia Cardinale e di Ottavia Fusco Squitieri, attrice teatrale e cantante, moglie del regista. Un incontro, coordinato da Valerio Caprara, per ricostruire il completo percorso creativo dei nostri protagonisti attraverso il contributo di esperti di comunicazione, critici, storici e professionisti del cinema (attori, produttori, sceneggiatori, musicisti, direttori della fotografia, scenografi, montatori) che hanno intrecciato le loro carriere con quelle di Pasquale e Claudia.