Giunge alla sua nona edizione il Sannio FilmFest, l'unica manifestazione in Europa dedicata al cinema in costume. In programma dall'1 al 9 luglio nella suggestiva cornice del borgo medievale di Sant'Agata dei Goti (Benevento), il festival diretto da Giulia Mafai premia come ogni anno costumisti e scenografi con i prestigiosi Capitelli d'Oro. Sono 12 i film che quest'anno concorrono ai prestigiosi riconoscimenti, suddivisi in due sezioni, una italiana e una internazionale: fanno parte del primo gruppo Il resto di niente di Antonietta De Lillo, La vita che vorrei di Giuseppe Piccioni, L'amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, E ridendo l'uccise di Florestano Vancini, Lavorare con lentezza di Guido Chiesa e Il magico Natale di Rupert di Flavio Moretti, rientrano invece nel secondo gruppo Vanity Fair di Mira Nair, Il mercante di Venezia di Michael Radford, La caduta di Oliver Hirschbiegel, Neverland di Marc Forster, Stage Beauty di Richard Eyre e Il fantasma dell'Opera di Joel Schumacher. Il Sannio FilmFest rende poi omaggio alla Spagna con la rassegna "He aqui la Espana", nell'ambito della quale saranno presentati Machuca di Andrès Wood e in anteprima Inconscientes di Joaquin Oristrell e Tiovivo C. 1950 di José Luis Garci, e una retrospettiva legata al rapporto tra il più grande scenografo iberico Gil Parrodo e Garci. In anteprima al festival anche Le quattro porte del deserto di Antonello Padovano. Si moltiplicano quest'anno anche i momenti di dibattito attraverso una tavola rotonda dal titolo "Rievocatori per il cinema" e una serie di incontri con scenografi e costumisti con i loro registi. In questo senso potrebbe essere una sorpresa la presenza di Paolo Virzì e Maurizio Millenotti, invitati per parlare del lavoro compiuto per N, film su Napolone interpretato da Daniel Auteuil e Monica Bellucci. Parallelamente alla manifestazione si terranno un laboratorio di alta formazione sul costume e la scenografia e una mostra di abiti di scena dal titolo Buon Costume. La sartoria Farani ieri oggi domani, all'interno della quale saranno esposti oltre 50 abiti realizzati nell'atelier di Luigi Piccolo negli ultimi 40 anni, da Barbarella a Cristoforo Colombo, Otello e Non ci resta che piangere.