Verdetto alla mano, fischi negli orecchi e festival in archivio, per Roma si può parlare di crisi del settimo anno. Vediamo perché, brevemente, in 7 punti:

1) L'ultima Mostra di Venezia fu contestata perché stitica di premi agli italiani. Roma, ovvero Mueller, se ne ricorda e assegna 4 premi a 2 dei 3 film italiani in Concorso: miglior regia a Paolo “l'arte è egoista” Franchi per E la chiamano estate - non è un refuso, anche se grida vendetta - e migliore attrice Isabella Ferrari, a nudo nel medesimo film. Vergognosi i fischi e i “vergogna” alla cerimonia di premiazione: lei è incolpevole, anzi, solo coraggiosa, perché - se proprio si deve - non farli piovere su Franchi? Sessismo? Comunque, un mistero. Due i riconoscimenti a Claudio Giovannesi: premio speciale della giuria e miglior film tra le opere prime e seconde del festival. Era decisamente il meno peggio dei 3 italiani, Alì ha gli occhi azzurri, ma può bastare? Morte a Venezia, dunque, ma insieme Roma rivela orizzonti drasticamente raccorciati: la sfida internazionale è persa, si ammette la resa e ci si guarda in casa. “Cari italiani, portateci i vostri film, un premio non si nega a nessuno” - vabbè, Corsicato, ma già a partire dal titolo aveva seri problemi d'identità.

2) Marc'Aurelio d'Oro a Larry Clark per Marfa Girl: tanto sesso, tantissima noia, il de profundis di un autore cool e maudit. Come se si premiasse, intera filmografia a disposizione, Kubrick per Spartacus: no words.

3) Miglior documentario italiano (PIT) Pezzi di Luca Ferrari, protagonista il Laurentino tossico e criminale: scelta sacrosanta, forse non tutto il festival di Roma vien per nuocere.

4)
 -15% di incassi, +15% di accrediti: sempre più si scrive di ciò che non si vede. Non tutto torna, ma ci piace leggerla così.

5) Aridaje col concorso: basta, Roma è allergica, e ricambiata. Abolirlo e tenere solo il premio del pubblico, con un'offerta benevola verso il grande pubblico: Populaire, Mental, Pinuccio Lovero Yes I Can. La vita è già triste, la competizione pure, perché Roma non molla il colpo e prova a ridere e farci ridere? Toronto insegna.

6) Tra le star annunciate, già pochine, boom di forfait: sul red carpet dell'Auditorium ha corso solo Stallone. Nomen omen in una mandria di fuggitivi.

7) Mandaci il tuo: fpontiggia@entespettacolo.org Con tutto quel che è successo sulla pagina Facebook del festival, meglio una cara, vecchia mail: mal che vada, finisce in SPAM. Ma non la cancello...