Li separa soltanto una vocale: lei si chiama Huffman, lui Hoffman. E per uno strano scherzo del destino, condividono il fatto di essere i favoriti nella corsa all'Oscar per la migliore interpretazione in un ruolo da protagonista, per entrambi il primo della loro carriera. Felicity Huffman, un passato da casalinga disperata, ha conquistato critica e pubblico con Transamerica, film nel quale interpreta un transessuale alle prese con un figlio di cui non conosceva l'esistenza, Philip Seymour Hoffman è uno straordinario Truman Capote nell'omonimo biopic diretto da Bennett Miller. Hoffman si era già fatto notare in passato per film come Boogie Nights, Happiness, Magnolia e La 25ª ora, ma il suo era uno di quei volti diventati col tempo familiari allo spettatore, ma al quale era difficile accostare un nome. In realtà la loro nomination agli Academy Awards non dovrebbe stupire più di tanto: si tratta del segnale più forte dell'inversione di tendenza che caratterizza l'edizione di quest'anno dei premi: quasi totale l'assenza di star tra i candidati. Basta scorrere la lista dei diretti concorrenti di Hoffman: lo sconosciuto Terrence Howard, che con Hustle & Flow si candida al titolo di quarto nero d'America a vincere un Oscar come attore protagonista, la rivelazione David Strathairn di Good Night, and Good Luck di George Clooney, Joaquin Phoenix, a tutti noto come l'imperatore Commodo del Gladiatore e ora interprete del cantante Johnny Cash in Quando l'amore brucia l'anima, e l'astro nascente Heath Ledger, cowboy fuori dagli schemi ne I segreti di Brokeback Mountain. Non va diversamente tra le donne, con due sole eccezioni: Charlize Theron, già vincitrice della statuetta nel 2004 per Monster, e Judi Dench, magistrale in Lady Henderson presenta. Le altre due sono quasi-star in attesa di consacrazione: Keira Knightley (Orgoglio e pregiudizio) e Reese Witherspoon (Quando l'amore brucia l'anima). Scorrendo la lista degli altri candidati tra i non protagonisti saltano all'occhio i nomi di Paul Giamatti (Cinderella Man) e Jake Gyllenhaal (I segreti di Brokeback Mountain), Amy Adams (Junebug) e Michelle Williams (I segreti di Brokeback Mountain). Mentre tra i registi Bennett Miller e Paul Haggis (Crash) rischiano di oscurare pericolosamente quelli di Steven Spielberg e George Clooney.