Sei concorrenti, cinque milioni di dollari, un solo proiettile. La nuova frontiera dei reality show si chiama Live!, programma fortemente voluto da Katy Courbet, ambiziosa dirigente della ABN, network statunitense, che per dare un'impennata agli ascolti decide di portare sul piccolo schermo la roulette russa. "Ho voluto produrre e interpretare Live! perché credo sia un film che faccia riflettere - racconta Eva Mendes - e che possa scuotere il pensiero: chi è peggio? La produttrice decisa a tutto per portare in tv un programma di questo tipo o il pubblico che lo seguirà facendo registrare quasi il 60% di share?".
Interrogativi che ben fotografano l'attualità di un panorama televisivo - anche (e soprattutto) in Italia ("Simona Ventura? Non so chi sia...", risponde la Mendes a chi le chiede di ipotetici incontri con la conduttrice nostrana) - dove audience e buon gusto non viaggiano di pari passo: "Mi disgustano veramente quei programmi dove si finge di avere a cuore le sorti di chi partecipa, mentre in realtà si sfrutta e si spettacolarizza il dolore - dice ancora l'attrice/produttrice - come in 'The Jerry Springer Show', dove si invita qualcuno dicendogli che hanno una sorpresa e gli fanno vedere la moglie che lo tradisce. Questo però non vuol dire che la Tv trasmetta solo porcherie: amo per esempio alcuni serial, come Mad Men e Damages".
Riflessione in stile mockumentary sulle "potenzialità" della morte in diretta, Live! - presentato al Tribeca nel 2007 e mai arrivato nelle sale USA - è diretto da Bill Guttentag (premio Oscar per i cortometraggi Twin Towers e You Don't Have To Die) e sarà distribuito da Moviemax in Italia il 6 marzo, in circa 120-140 copie.