E’ una principessa e una guerriera. Si chiama Raya ed è la protagonista dell’ultima epica avventura targata Walt Disney (Raya e l’Ultimo Drago), disponibile dal 5 marzo su Disney+. 

Ad accompagnarci in questo nuovo viaggio fantastico nel mondo di Kumandra, dove tanto tempo fa gli umani vivevano insieme ai draghi in armonia, non ci sarà solo questa nuova eroina, ma anche Sisu, un drago, o meglio l’ultimo drago rimasto sulla terra, coloratissimo, simpatico e dalla folta chioma.

“Amo il fatto che Raya sia una principessa e anche una guerriera”, dice il Premio Oscar Don Hall (Big Hero 6) che ha diretto questo lungometraggio d’animazione insieme a Carlos López Estrada. E poi: “Tutto il film è sulla fiducia. Nel corso del suo viaggio Raya dovrà imparare a fidarsi, dopo che la sua fiducia è stata profondamente spezzata quando era una bambina. Senza di essa non si può raggiungere un senso di coesione. Penso che devi credere alle persone per fare andare bene il mondo”.

Oltre a questo tema anche quelli dell’unità e della solidarietà. “Molti temi di questo film sono attuali. La pandemia, che ovviamente non prevedevamo, ci ha insegnato per esempio ad essere più uniti”, dice Don Hall. E Carlos López Estrada aggiunge: “Raya ci fa riflettere su tematiche molto importanti e in più tiene viva e stimola la nostra immaginazione. Ci porterà in posti nuovi e affascinanti offrendoci tante opportunità”.

E infatti va sottolineato che questo è il primo film Disney ad avere un’ambientazione ispirata al sud-est asiatico. Tanto che due gruppi di filmmaker hanno svolto diversi viaggi di ricerca in vari paesi come il Laos, l’Indonesia, la Thailandia, il Vietnam e la Cambogia, per sperimentare in prima persona queste culture.

© 2021 Disney. All Rights Reserved.

“Un film multietnico che guarda le differenze e aiuta a capire come ci si possa rispettare l’un l’altro al meglio. La divisione presente nel mondo e il bisogno di allearsi, nonostante le nostre differenze, sono tematiche fondamentali per tanti di noi. Sono contentissima che qui siano state affrontate”, dice la produttrice Osnat Shurerèd. 

Infine intervengono i due sceneggiatori: Qui Nguy e Adele Lim. “Sono un asioamericano originario del sud est asiatico. Questo film mi ha dato l’opportunità di creare un’eroina per i miei figli, che lo guarderanno e vedranno che Raya non somiglia soltanto a loro, ma anche ai loro nonni, ai loro zii e alle loro zie”. E Adele Lim conclude: “E’ anche importante la relazione che si creerà tra Raya e un’altra guerriera, sua antagonista, di nome Namaari. Le due si contendono il controllo per la gemma del drago Sisu, ma anche lei ha come obiettivo quello di ricondurre il regno all’armonia. La loro è un’amicizia particolare, sono attirate l’una all’altra e in qualche modo si somigliano”.

Di fatto prendendo a esempio il celebre Black Panther, Don Hall chiosa: “Gli antieroi migliori sono quelli che riusciamo a capire”.