6 italiani, 6 francesi, una promettente dozzina per il futuro del cinema: è "Up and Coming Stars", organizzato per il secondo anno da Filmitalia e Unifrance al Festival di Roma per promuovere giovani talenti italiani e francesi. Maestri di cerimonia Benoit Jacquot, regista del convincente Le plaisir de chanter (Concorso), e Luca Guadagnino, teatro l'Accademia di Francia a Villa Medici, le nostre promesse sono Michele Alhaique, Lorenzo Balducci, Federico Costantini, Olivia Magnani, Giulia Bevilacqua e Katy Louise  Saunders, mentre la Francia risponde con Astrid Berges-Frisbey, Julien Baumgartner, Guillaume Quatravaux, Morjana Alaoui, Mylène Jampanoi e Fatou N'Diaye.
"Un grande orgoglio essere qui e il coronamento di un anno per me fantastico: sto girando I liceali, a primavera 2009 dovrei tornare al cinema", dice Costantini, nel cast di Un giorno perfetto di Ozpetek, che ammira Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria e sogna una produzione internazionale.
Uma Thurman, Gena Rowlands e le nostre Stefania Sandrelli e Monica Vitti, sono le colleghe che Olivia Magnani (Le conseguenze dell'amore) studia per diventare grande, augurandosi, nel frattempo, che "il Festival di Roma contribuisca a creare nuove possibilità per il cinema italiano, senza limitarsi a far da vetrina".
A proprio agio in un ambiente internazionale è Katy Saunders (Tre metri sopra il cielo), per metà inglese e metà colombiana, nata artisticamente in Italia, una fiction nel prosimo futuro, Meryl Streep quale guida ("Ha una versatilità incredibile, basta vedere che fa in Mamma mia!") e tanti complimenti ad Agnes Jaoui per il suo Parlez-moi de la pluie, visto al Festival di Roma.
Lamenta le poche opportunità che il cinema italiano sa offrire ai giovani attori Giulia Bevilacqua, protagonista di Distretto di polizia, nel cuore Jules e Jim, Glenn Close per musa, e una volontà. "Vedere come funziona il cinema francese, credo sia molto più meritocratico del nostro. Ci mancano registi giovani in spirito, capaci di osare: mi piacerebbe lavorare con Sorrentino, ero a un passo dall'interpretare L'amico di famiglia...". 
La Francia risponde con Fatou N'Diaye, nel cast di Aide-toi et le ciel t'aidera di Dupeyron, in concorso a Roma, e su posizioni diametralmente opposte a quelle della Bevilacqua: "Il vostro cinema attraversa un profondo rinnovamento, come la Spagna e contrariamente alla Francia, dove mancano le idee. Comunque sia, il nostro lavoro ci permette di essere senza forntiere, ed è meraviglioso".
Da Oltralpe arriva anche la 26enne Morjana Alaoui, splendida e sofferta protagonista dell'horror Martyrs, in cartellone al Festival e presto in sala, dove interpreta "una santa contemporanea, che si dà agli altri incondizionatamente. un ruolo molto fisico, che mi è costato tre ossa rotte e sei chili in meno, ma di grande intensità, che ho vissuto con un'energia straordinaria, la stessa che si respirava sul set". Oltra a Roma, che in tre giorni è già diventata la sua città preferita, la Alaoui ha un sogno italiano: "Lavorare con Dario Argento". Come si dice, se son fiori, fioriranno...