Possiamo tracciare la storia di un paese che non appare più sulle carte geografiche, e farlo attraverso una breve ma significativa scelta di film documentari ? La Repubblica Democratica Tedesca (DDR) è esistita per 41 anni (1949-1990), lo Studio Cinematografico di Stato (DEFA) per qualche anno in più (1946-1992) : la produzione privata non esisteva, era lo Stato a controllare integralmente la realizzazione di documentari e film di finzione. La storia della DEFA racconta anche quella del paese : dai primordi staliniani, imbevuti di rigida propaganda, alle timide aperture dei tardi anni '50 ; dalla nouvelle vague degli anni '60 (pur colpita da feroce censura), al cinema sempre meno ortodosso e svincolato dai dettami ideologici della SED (il monopartito) degli anni '70 e '80. Il lavoro, lo sviluppo economico e sociale, il ruolo delle donne, la critica dell'occidente capitalista, la memoria storica della Germania sono fra i temi maggiori di questa produzione. L'aspetto didattico degli anni 50 si trasforma col tempo fino a scomparire, lasciando il posto ad una grande varietà di forme filmiche e soggetti affrontati. A partire dagli anni '70 il cinema diretto domina il documentario: una fioritura di ritratti di gente comune fanno entrare nel cinema il privato, laddove dominavano unicamente la sfera pubblica e il lavoro.

A Le Voci dell'Inchiesta Pordenone Docs Fest - dal 10 al 14 aprile a Cinemazero, Pordenone - riscopriamo questo paese, la sua storia e suoi film, cercando di andare al di là di ogni nostalgia, e del canonico anniversario della caduta del Muro....

1#. COME SI DIVIDE UN PAESE

Guardatequestacittà(SchautaufdieseStadt)

Karl Gass

1962,Repubblica Democratica Tedesca,B&N, 85'

Un'opera di propaganda sorprendente per forma e tono: Karl Gass monta in dialettica tensione immagini d'archivio tratte da cinegiornali dell'Est e dell'Ovest, con il fine di giustificare economicamente e politicamente la costruzione del muro di Berlino, avvenuta il 13 ottobre 1961. Se il film può in qualche caso mettere lo spettatore di oggi a disagio, resta il fatto che molti argomenti della critica al “Mondo libero” di allora sono argomento di dibattito e di critica ancora oggi...

2#. LE CONTRADDIZIONI DEL SOCIALISMO

Ricordi di un paesaggio – per Manuela (Erinnerungen an eine Landschaft – für Manuela)

Kurt Tetzlaff

1983, Repubblica Democratica Tedesca, Colore, 79'

Questo raro ed intelligente documentario affronta una questione ambientale spinosa e politicamente sensibile: la distruzione di interi villaggi, voluta dai vertici economici dello stato e compiuta col proposito di scavare nuove miniere a sud di Leipzig. La troupe ha seguito gli abitanti della regione lungo un periodo di quattro anni: a poco a poco il loro paesaggio natale si è trasformato, e così la loro vita. In nome dello sviluppo economico e del benessere si distruggono la natura e la storia...

3#. SOGNI E SPERANZE DI UN POPOLO

Addio all'inverno (Winter Adé)

Helke Misselwitz

1989, Repubblica Democratica Tedesca, B&N,112'

Uno degli ultimi lungometraggi documentari della produzione DEFA, Addio all'inverno rappresenta

una pietra miliare del cinema del reale. Pochi mesi prima del crollo dalla DDR, Helke Misselwitz (regista femminista e d'avanguardia) attraversa in treno il paese da un capo all'altro con la sua piccola troupe. Sono le donne ad interessarla: donne di ogni età e classe sociale che raccontano le proprie frustrazioni personali e professionali, le proprie speranze ed aspirazioni. Ed il film si trasforma nel commovente ritratto di una società in via di cambiamento e liberazione.

 

Retrospettiva curata da

Federico Rossin – Storico e critico del cinema, curatore indipendente: si occupa principalmente di cinema documentario, sperimentale e d’animazione. Ha scritto saggi pubblicati in numerosi volumi collettivi e diretto tre libri monografici. Ha curato numerose retrospettive per cineteche, festival e fondazioni in Europa (Filmmuseum a Vienna, Cinémathèque Française a Parigi; Cinéma du réel a Parigi, DocLisboa di Lisbona; Fondazione Feltrinelli a Milano). Vive, lavora e insegna in Francia.

 

 

In collaborazione con

Deutsche Kinematek

AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Goethe-Institut Roma

 

 

Retrospettiva curata da

Federico Rossin – Storico e critico del cinema, curatore indipendente: si occupa principalmente di cinema documentario, sperimentale e d’animazione. Ha scritto saggi pubblicati in numerosi volumi collettivi e diretto tre libri monografici. Ha curato numerose retrospettive per cineteche, festival e fondazioni in Europa (Filmmuseum a Vienna, Cinémathèque Française a Parigi; Cinéma du réel a Parigi, DocLisboa di Lisbona; Fondazione Feltrinelli a Milano). Vive, lavora e insegna in Francia.

 

 

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AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

Goethe-Institut Roma