La prossima stagione dei premi sembra lontana ma la pandemia di Covid-19 è talmente devastante da spingere l'Academy of Motion Pictures Arts and Sciences a prendere provvedimenti.

Infatti, per gli Oscar 2021 - e, a quanto si legge nel comunicato, solo per questa edizione: c'è da crederci? - saranno considerati anche i film che sono stati distribuiti sulle piattaforme streaming saltando l'uscita in sala.

 

Se a prima vista può sembrare la conseguenza inevitabile al lockdown, che ha costretto alla chiusura tutti gli esercizi, il cambiamento risponde, in realtà, a un passaggio specifico del regolamento. Per poter concorrere agli Oscar, un film deve essere proiettato per almeno sette giorni e per tre spettacoli quotidiani in un cinema della contea di Los Angeles.

Il meccanismo, negli ultimi anni, è stato già picconato da Netflix. Negli ultimi anni, infatti, ha distribuito i suoi prodotti per questo periodo limitato, rilasciandoli poi attraverso il proprio servizio streaming.

Così come abbiamo visto nei casi-scuola di Roma, Storia di un matrimonio, The Irishman, Netflix ha usato il passaggio in sala solo per partecipare agli Oscar e non perché, come dicono il presidente dell'Academy David Rubin e il CEO Dawn Hudson, perché "non c'è modo migliore di sperimentare la magia dei film che vederli in un teatro".

Le nuove regole allargano - e di molto - l'ammissibilità. Con la unica, vera condizione che il film debba essere reso disponibile ai membri dell'Academy Screening Room entro 60 giorni dallo streaming del film o dalla sua uscita VOD.

Quando le sale riapriranno questa regola - da leggere, dunque, alla stregua di una deroga - sarà ritirata: è credibile? Per riconoscere i lavori più meritevoli della stagione e garantire la continuità del premio, si è deciso per quest'anno di procedere con una "temporanea eccezione alle nostre regole di ammissibilità".

L'impressione è che la pandemia abbia accelerato una problematica che era già nei fatti, rivelata dalle mosse operate negli ultimi anni da Netflix. Davvero, quando il Covid-19 sarà debellato o perlomeno gestito attraverso protocolli di sicurezza, si potrà tornare al regolamento tradizionale?

 

Ci sono anche altre novità per la prossima edizione.

Le due categorie dedicate al sonoro, Miglior missaggio sonoro e Miglior montaggio sonoro, sono state accorpate nell'unica Miglior Sonoro. La scelta appare simile a quella del nostro David al Sonoro, che da due anni è assegnato all'intero team. Possono essere assegnate fino a sei statuette, destinate a un mixer audio di produzione, due editor di suoni di supervisione e tre mixer di registrazione.

Per quanto riguarda la miglior Colonna sonora originale, la partitura dovrà comprendere almeno il 60% di musica originale. Nel caso di sequel e i film in franchise, almeno l'80% dovrà essere composto da nuova musica.

Tutti i membri idonei dell'Academy potranno partecipare al turno preliminare di votazione per la categoria del Miglior Film Straniero.

Qui il comunicato completo.