Tra due giorni, la notte del 5 marzo, si svolgerà a Los Angeles una delle manifestazioni più attese dell'anno. Si aprirà il palcoscenico degli Oscar giunti alla 78esima edizione.
La storica statuetta che raffigura l'Oscar è stata disegnata da Cedric Gibbons, art director americano. Fu poi la fonderia California Bronze a far realizzare a mano dai suoi artigiani la statuetta di bronzo, per poi placcarla in oro a 24 carati. Dal 1949 ogni singola statuetta è numerata a partire dalla 501. La prima cerimonia ebbe luogo presso l'hotel Roosevelt di Hollywood il 16 maggio del 1929, con 270 ospiti che avevano pagato il biglietto 5 dollari.
Ma il fascino del cinema non considera solo la "pura arte". Il prestigioso premio è soprattutto questione di business. È stato calcolato che far entrare il proprio film nella rosa dei candidati potrebbe richiedere un investimento che oscilla tra i 7 e 12 milioni di dollari. Ma in termini di ritorno dell'investimento la candidatura come miglior film vale, solo per gli Usa, almeno 16 milioni di dollari di entrate in più. Figuriamoci se consideriamo il resto del globo. Certo ne vale la pena. Le case produttrici con un Roe così alto si assicurano il futuro. Basta un film con pochi incassi che una casa di produzione rischia il fallimento.
Ma non solo. Ad oggi il sito web www.oscar.com è un portale visitato da milioni di utenti, è possibile interagire e conoscere dettagliatamente il programma della serata. Oltretutto è un prestigioso palcoscenico di comunicazione globale. Tanto per citarne una, Giorgio Armani SpA è tra le multinazionali che sponsorizza "la notte dei sogni" e numerose star indossano i suoi abiti. Insomma l'Annual Academy Awards diventa una vetrina sul mondo anche per chi vi partecipa come semplice ospite.