Saranno Orizzonti italiani. Il tricolore sventola sulla sezione dedicata "alle nuove correnti del cinema mondiale", che vedrà Luca Guadagnino fare professione per immagini in Io sono l'amore, con Tilda Swinton, Edoardo Gabbriellini e Alba Rohrwacher; Pappi Corsicato racconterà la storia del più grande pubblicitario italiano, nel documentario Armando Testa - Povero ma moderno; doc anche Marco Simon Puccioni che porterà Il colore delle parole; Serena Nono ci condurrà sulla Via della Croce - libera rivisitazione della Passione di Cristo - mentre Elisabetta Sgarbi nel Deserto Rosa, che ripercorre vita e opera del fotografo Luigi Ghirri.

Pura finzione è invece il film di Vincenzo Terracciano, Tris di donne & abiti nuziali, che imbastisce un matrimonio invitando Sergio Castellitto, Martina Gedeck e Flavio Parenti. La compagine italiana dovrà vedersela con mostri sacri del calibro di Frederick Wiseman, tra i più grandi documentaristi viventi, che in Orizzonti si presenta con La danse - Le ballet de l'Opera De Paris; Aleksander Sokurov e il suo doc Cytaem Blokadnuju Knigu ("Reading Of Blockade"); lo spagnolo Pere Portabella, in cartellone con il corto Mudanza e Werner Herzog: oltre che per il Concorso ufficiale, il regista tedesco competerà in Orizzonti con lo short La Bohème.