“Questo film è collegato al presente degli Usa: violenza e redenzione. Il western si presta al clima americano, perché è binario, bene contro male ed è quello che sta accadendo ora in America, il centro non esiste”.

Parola di Tim Blake Nelson protagonista del western americano Old Henry, scritto e diretto da Potsy Ponciroli, fuori concorso a Venezia 78. Nel cast anche Scott Haze, Gavin Lewis, Richard Speight Jr., Max Arciniega, Brad Carter, Trace Adkins e Stephen Dorff, inquadra Henry (Tim Blake Nelson), un vedovo agricoltore e allevatore che vive con il figlio: accoglierà un uomo ferito che ha con sé una borsa di denaro e lo proteggerà dagli uomini armati - il capo è incarnato da Stephen Dorff - che lo braccano, sortendo dubbi sulla sua vera identità.

“Henry e il figlio non occupano caratteri morali precisi, sono grigi, ed è una cosa fondamentale: quando il padre uccide per la prima volta, viola un comandamento, ma la sensazione di bene e male esula dal precetto”, dice Tim Blake Nelson, che per “maneggiare la pistola, andare a cavallo, fare ricerche su Billy the Kid si è preparato sei mesi”.

Ponciroli parla di Old Henry quale “microwestern” per le ristrettezze del budget e la concisione delle riprese, ed elogia un genere in “cui non c’è polizia, ti devi difendere da solo o vieni ammazzato: c’è un approccio romantico”.

Aggiunge il suo protagonista, “il western è un genere ma soprattutto una forma d'arte americana, che predica l’individualismo rispetto al collettivismo: siamo una paese giovane rispetto al resto del mondo. Altri paesi oggi sanno farlo meglio di noi, del resto, ogni generazione reinventa western: in epoca Covid questo film tratta persone rinchiuse in una fattoria, con un padre che protegge il figlio da virus modernità”.

Sullo spettro di Billy the Kid che aleggia nel film, Ponciroli rivela che “mi piacciono le storie di cospirazione: Billy fu ucciso, ma non è mai stata data una risposta chiara, sicché mi piace pensare che sia stato fatto uscire dalla porta sul retro..”, mentre Nelson è “entrato nel personaggio, pur pacifico e senza armi come sono, con l’amore che nutro per i miei figli, questo è stato l’aggancio”.

E conclude: “Old Henry al di là dell’essere un western si concentra su quanto sia difficile crescere un figlio, sopra tutto in questo momento politico”.