Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per sabato 6 giugno.

 

UN MATRIMONIO ALL'INGLESE - Rai Movie (canale 24), ore 15:35

"Dieci anni d'esilio dai set non hanno arruginito l'effervescenza del regista australiano (suo il cult Priscilla, la regina del deserto), che toglie la polvere alla pièce di Noel Coward, dimentica la versione "muta" realizzata da Hitchcock, e realizza una scoppiettante commedia che entra di diritto nella grande tradizione brillante, quella di Cukor, Hawks e Wilder. Averli riesumati è di per sè un piccolo miracolo. Siamo all'inizio degli anni'30, negli States tramonta la Jazz Age, in Inghilterra resiste la calma piatta della vita di campagna, la countryside life. [...] L'amarezza di Coward nei confronti della società vittoriana diventa qui arguto sberleffo contro ogni forma d'ipocrisia, mentre le stoccate ai rituali della rinomata tradizione inglese e alle sue buone maniere sono il frutto di una partitura dal ritmo travolgente, dove le gag, le battutte e i dialoghi sanno sempre come colpire e affondare. Intelligente, frenetico, moderno nella messa in scena e nelle musiche." (Gianluca Arnone)

 

IL FUGGITIVO - Iris (canale 22), ore 21:00

"Tensione, dinamismo, divertimento, complotto industriale: a Chicago, un chirurgo condannato per uxoricidio si sottrae alla prigione per provare la propria innocenza e trovare il vero assassino di sua moglie. Ispirato a un serial televisivo, il film ha qualche incongruenza nell'intrigo, ma la lunga corsa parallela (il protagonista a caccia dell'assassino, la polizia a caccia del protagonista) ha un gran ritmo, momenti emozionanti, un ex poliziotto criminale, una polizia che persegue il fuggiasco con sorprendente tenacia e largo impiego di mezzi, sia pure arrivando rispetto a lui sempre in ritardo." (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)

 

QUELLI DELLA SAN PABLO - Rai Movie (canale 24), ore 21:00

"Ricavato da un romanzo d'avventura di ampio respiro, il film - senza trascurare del tutto il contesto politico, etnologico e geografico - tende soprattutto a delineare dei personaggi complessi e realistici. Mentre i limiti del lavoro possono indicarsi nella incertezza di alcuni temi e nella pletoricità di qualche scena, i suoi valori si devono ricercare in primo luogo nel progressivo disegno dei personaggi e della loro validissima interpretazione, poi nella accurata ricostruzione ambientale, e infine nell'efficacia di alcune scene d'azione." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 62, 1967)

 

 

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI - Nove, ore 21:25

"Con pennellate delicate il regista Brian Percival (Downton Abbey) tratteggia, grazie ad un cast sublime e ad una toccante colonna sonora, il ritratto poetico e struggente di una famiglia che tragiche circostanze rendono fuori dal comune. Niente retorica né buonismi: si arriva dritti al cuore della storia, dove i veri orrori vengono sfiorati, accennati, intravisti, sempre attraverso lo sguardo a tratti disincantato di Liesel, con quegli occhioni da bambolina velati da lacrime di malinconia e incredulità. Ecco come la tredicenne di origini canadesi stupisce e commuove senza sembrare mai “piccola” accanto a giganti del calibro di Geoffrey Rush ed Emily Watson." (Alessandra De Tommasi)

 

MANHATTAN - Paramount Network (canale 26), ore 4:20

Film di culto – tra i tanti firmati da Woody Allen –, Manhattan raccoglie, attorno a un fascino visivo struggente, alcuni episodi memorabili del suo cinema, a partire da quell’elenco, dettato al registratore, delle cose per cui valga la pena vivere: una girandola di suggestioni che, da Mozart a Louis Armstrong, da Flaubert a Groucho Marx, compongono l’universo Allen. Sinfonia postmoderna d’una grande città, ricamo amoroso di citazioni affidate a un bianco e nero di bellezza vertiginosa, mentre New York s’allunga nel panoramico: solo il grande schermo rende piena giustizia a questa storia di fragili amori consumati tra ristoranti alla moda, diner confidenziali, appartamenti in penombra, sale di museo o di planetarium, ma pronta ad aprirsi sulle meraviglie della skyline, di Central Park durante un temporale estivo, di una Fifth Avenue filmata a passo di corsa e in un crescendo della Rapsodia in blu di George Gerswhin che sfuma infine sulle note malinconiche, sempre di George Gerswhin, e della sua But not for me.