Capalbio in cinema. Dal 21 luglio al 13 agosto la località toscana ospiterà la VI Rassegna Internazionale del Lungometraggio dedicata a "Trasformazioni: il Nord e il Sud del mondo tra tradizioni e innovazioni". Organizzato dall'associazione culturale CapalbioArt, il festival esplora quest'anno il rapporto tra identità culturale e tradizioni rispetto ai sempre più rapidi cambiamenti dei contesti e delle relazioni sociali e familiari, vissuti diversamente nel Nord e nel Sud del mondo. La manifestazione si inaugurerà il 21 luglio al Castello di Capalbio, con la tavola rotonda "Il digitale: mode, disuguaglianza, produzione culturale,informazione e vita quotidiana", in collaborazione con ISIMM (Istituto per lo Studio dell'Innovazione e della Multimedialità), presieduto da Enrico Manca. I titoli della rassegna, introdotti da personaggi della cultura, della politica e dello spettacolo legati a Capalbio, spaziano da Sotto la sabbia di Francois Ozon e Verso il Sud di Laurent Cantet, per il ciclo "La sabbia", a Le mele di Adamo di Anders Thomas Jensen, Non desiderare la donna d'altri di Susanne Bier, Volver di Pedro Almodovar e La vita segreta delle parole di Isabel Coixet per il ciclo "Nord e Sud". Per il ciclo "Palestina" verranno proposti Paradise now di Hany Abu-Assad, preceduto dal cortometraggio Dreams in a grey spot girato dai bambini del campo profughi di Dehaisheh (Betlemme), e Intervento divino di Elia Suleiman, mentre in anteprima nazionale verranno proiettati il 2 agosto Quando i bambini giocano in cielo di Lorenzo Hendel e il 3 Halfaouine di Ferid Boughedir.