I bambini si sa sono il pubblico più genuino, ma anche più esigente. Lo sanno bene al Giffoni Film Festival, dove da 41 anni organizzano un festival interamente dedicato a loro, coinvolgendo un pubblico che abbraccia una fascia di età dai 3 ai 18 anni. Il festival ideato e trainato da Claudio Gubitosi, pone l'accento sul concetto del cinema come strumento non solo di scambio e confronto, ma anche di formazione. Oramai diventato un appuntamento da non perdere sia per gli addetti ai lavori, sia per chi ama la sfilata di personaggi più o meno famosi del cinema nazionale ed internazionale. Al fianco di grandi nomi dello star system americano, come Edward Norton ed Hilary Swank, in questi giorni hanno calcato il red carpet della cittadella salernitana l'attore spagnolo Lluis Homar e nomi noti della commedia italiana come Luciana Littizzetto, Ezio Greggio, il trio Aldo, Giovanni e Giacomo, fino al cantautore Jovanotti che, a sorpresa, è arrivato al Giffoni sbalordendo il pubblico.
Dopo aver dedicato la scorsa edizione all'amore, quest'anno la direzione artistica ha voluto concentrarsi sui nuovi linguaggi, scegliendo una parola attinta dal vocabolario digitale come “Link”; “Credo che la chiave di decodifica della contemporaneità sia proprio il concetto di link”, afferma il vicedirettore della kermesse Manlio Castagna, “ci e' sembrato un naturale processo come legame tra connessione e relazione nella nostra società di oggi”. Ancora commedia al Festival, che lentamente si sta avviando a conclusione, con l'arrivo nel pomeriggio di ieri di Paola Cortellesi, osannata dai giovanissimi. Nell'incontrare la stampa l'eclettica autrice, attrice e presentatrice italiana, non ha nascosto la sorpresa di partecipare per la prima volta alla manifestazione :“Credo che ce ne vorrebbero molti di Giffoni, dove oltre ad incontrare altri linguaggi artistici, ci sia la possibilità per questo giovane pubblico di vedere film di grande spessore”. Un'artista che sa spaziare da un registro all'altro con grande duttilità e lo dimostra anche nel raccontare i progetti futuri: "Dopo Tutti pazzi per amore mi piacerebbe fare un musical, così come un'altra fiction o un ruolo drammatico da protagonista, non voglio fermarmi nel valutare il registro, ma la storia. Così come in questo momento non ho in mente nessun progetto particolare, spero invece di continuare a lavorare con Massimiliano Bruno, a meno che non ci cada un meteorite sulla testa penso che proseguiremo la nostra collaborazione”.