"Bisognerebbe inventare una legge per consentire a tutti i ragazzi di fare un lungo viaggio almeno una volta nella vita: credo sia davvero importante imparare a condividere alcune cose con persone che non si conoscono e che non si rivedranno mai più, soprattutto allenare la mente per cercare di comprendere il fatto di essere uno straniero in un altro paese e, così facendo, capire le difficoltà di quanti, magari senza conoscere la lingua, vengono nelle nostre città". Così Nicolas Vaporidis racconta l'esperienza di Tutto l'amore del mondo, opera prima di Riccardo Grandi, interpretata dal giovane attore insieme ad Ana Caterina Morariu, Myriam Catania e Alessandro Roja e prima esperienza di Vaporidis come produttore esecutivo: "E' stato fantastico, ma non ce l'avrei fatta senza Benedetta Altissimi (partner della MAORI FILM, ndr) e senza l'aiuto di Medusa (che produce e distribuisce il film, dal 19 marzo in circa 300 copie, ndr). Per la prima volta - racconta ancora l'attore - ho seguito la genesi di un film dal suo stato embrionale fino all'uscita in sala, cosa che non è possibile fare quando sei impegnato semplicemente come interprete. Non credo di essere pronto per fare il regista, ma volevo comunque avere la possibilità di dire qualcosa in più rispetto a quello che solitamente faccio semplicemente recitando". Tratto da un soggetto di Massimiliano Bruno, che firma la sceneggiatura insieme a Edoardo Falcone e Andrea Bassi, Tutto l'amore del mondo racconta la storia di Matteo (Vaporidis), ragazzo pragmatico e poco incline ai sentimentalismi, ingaggiato da una casa editrice per scrivere una guida sui luoghi romantici del Vecchio Continente: la posta in palio è altissima, perché i 30.000 euro previsti per la consegna potrebbero salvare dalla chiusura l'amata libreria della madre. Non sarà facile, però: ad accompagnarlo, oltre allo scanzonato fotografo Ruben (Alessandro Roja, il dandy del Romanzo criminale televisivo), anche la sua disinibita nuova fiamma, Valentina (Myriam Catania) e l'amica di lei, Anna (Ana Caterina Morariu), fresca di laurea in giurisprudenza ma idealista e con la passione della scrittura. Nel cast, anche Enrico Montesano e Sergio Rubini, padre avvocato e senza scrupoli di Anna il primo, padre "incapace di fare il padre" di Matteo il secondo, scappato di casa tanti anni prima. "Fondamentalmente è una storia di ragazzi - dice il regista esordiente Riccardo Grandi, alle spalle un paio di programmi per la tv e molti spot pubblicitari - incentrata sullo sviluppo di alcuni sentimenti". "Quello che volevamo, aggiunge Vaporidis, era raccontare la differenza che intercorre tra il turista e il viaggiatore e, soprattutto, mostrare come due persone così differenti come Matteo e Anna, decontestualizzate dalla propria città e lontane dagli occhi di chi li frequenta ogni giorno, possano cambiare e sentirsi veramente libere affrontando un viaggio di questo tipo". Che attraversa le più belle città d'Europa, da Barcellona a Parigi, da Londra ad Amsterdam, toccando anche la Scozia e il leggendario lago di Loch Ness: "A parte alcune difficoltà che abbiamo dovuto superare, per esempio il fatto che a Parigi siamo stati derubati di moltissimo materiale, è stata un'esperienza che mi ha insegnato davvero tanto, soprattutto quanto è grande l'amore che provo per questo mestiere", ha concluso Vaporidis. Anche protagonista, insieme ad Eros Galbiati (nel film è il fidanzato di Anna), del cortometraggio Autovelox, diretto da Gianluca Ansanelli e prodotto dal ministero della Gioventù, che anticiperà nelle sale la proiezione del film: "E' un esperimento nuovo - spiega il ministro Giorgia Meloni - che abbiamo promosso nella consapevolezza che per arrivare ai giovani occorra utilizzare strumenti di comunicazione diversi da quelli più tradizionali e burocratici".