Iron Sky deve prima di tutto divertire, che poi ci siano degli spunti di riflessione sulla politica internazionale non è l'aspetto principale” dice il regista Timo Vuorensola. Anche se poi aggiunge: “Gli Stati Uniti hanno un atteggiamento folle, ma guardiamo anche all'Europa, dobbiamo stare attenti a quello che fanno i nostri leader, questo è il messaggio. La critica non è solo contro gli americani, ma contro la politica mondiale”. In Iron Sky - Saranno Nazi Vostri (in sala in 70 copie dall'11 ottobre per Moviemax), però, i cattivi non sono le truppe dello Zio Sam, ma i Nazisti. Sì, proprio quei Nazisti, fuggiti, grazie ad un programma spaziale segreto, sul lato oscuro della Luna, dove hanno dato vita al Quarto Reich, un'enorme fortezza spaziale con tanto di Fuhrer lunare (Udo Kier). Dopo 70 anni, nel 2018, quando lo statunitense James Washington (Christopher Kirby) atterra sulla Luna, il Fuhrer, ignorando che la missione Usa sia in realtà solo una trovata propagandistica del Presidente, un'inconfondibile Sarah Palin (Stephanie Paul), decide che è giunto il momento dell'attacco e invia sul pianeta due ufficiali nazisti, Klaus Adler (Götz Otto) e Renate Richter (Julia Dietze) per recuperare la tecnologia necessaria alla messa a punto della piu grande macchina da guerra mai esistita, la Crepuscolo degli Dei.
Questa l'idea alla base dal film, “nata nel luogo dove nascono tutte le buone idee, in Finlandia, - ironizza il regista - con degli amici bevendo un paio di birre mentre lavoravo al mio primo film. Abbiamo subito pensato che l'idea dei nazisti fosse una cosa interessante”. Ma la realizzazione dell'idea da pub aveva bisogno di un supporto economico, “così - continua - ci siamo affidati al crowdfinancing. Su internet c'era una comunità di 100 mila persone che ci seguiva e che ha raccolto 1.2 milioni di euro su un budget totale di 7.5 milioni. Il sostegno della rete è importante per chi realizza film indipendenti, crea un dialogo bidirezionale con il pubblico ed è l'unico modo per competere con Hollywood”. La comunity di Iron Sky ha persino ha contribuito con proposte grafiche, testi e alcuni utenti hanno fatto le comparse. Anche la colonna sonora ha un ruolo fondamentale, “come in Blade Runner - spiega Vuorensola -  aggiunge livelli alla storia, come se fosse un personaggio. I Lainach, una band slovena degli anni '80, hanno realizzato le musiche basandosi su temi wagneriani”. Altro pilastro sono i personaggi femminili, complice forse la penna di una sceneggiatrice: “Le donne sono le protagoniste – dichiara il cineasta finlandese - è un peccato che la fantascienza abbia ruoli femminili poco sfaccettati, ci sono solo donne toste o damigelle in difficoltà”.
Iron Sky è una fonte inesauribile di creatività e guadagno, più che una macchina da guerra,  in Usa è già uscito in blu-ray, su Amazon è la commedia sci-fi più venduta, ha tre prequel a fumetti e Timo Vuorensola sta già pensando al sequel, perché “la buona fantascienza si basa sempre sulla trilogia”. Ma ora lavora ad un nuovo soggetto basato su una grafic novel norvegese ambientata a Londra, “la storia romantica di due sicari che vengono inviati nel passato per uccidere Hitler prima che diventi Fuhrer”.