(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Faremo una mostra con le regole dell’anno scorso con in più lo strumento del green pass o dell’alternativa del tampone entro 48 ore. Noi ci atteniamo a quello che al momento dice il decreto del governo. Se poi le disposizioni cambieranno ci adegueremo".

Il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, parla così delle norme anti Covid che caratterizzeranno la Mostra del Cinema di Venezia in programma al Lido dal 1 all’11 settembre.

"Non è che ogni volta che si entra in sala bisogna mostrare il green pass. Stiamo studiando un sistema per registrare all’inizio sui pass la presenza del green pass per non dover ogni volta richiederlo", ha aggiunto il direttore della Mostra, Alberto Barbera.

I due hanno lo sguardo rivolto all’estero: "Ci auguriamo che tutti possano venire al Lido, con norme e accordi che consentano almeno la permanenza nel nostro Paese per motivi di lavoro di 120 ore, che per noi sarebbe ampiamente sufficiente". "Al momento - sottolinea Barbera - vorrebbero venire tutti, attori e registi, tranne chi è trattenuto da altro tipo di impedimenti. E noi speriamo che sarà consentito a tutti, con i dovuti controlli".

Roberto Cicutto

Il risvolto economico della gestione Covid pesa naturalmente anche sul bilancio: "L’anno scorso abbiamo speso un milione di euro per il Covid, quest’anno l’aumento dei tamponi e l’allestimento di una grande struttura dedicata, l’aumento auspicato delle presenze, la gestione del controllo del green pass, comporterà sicuramente un aumento dei costi della gestione delle problematiche collegate al Covid", ha aggiunto Cicutto.

La Biennale di Venezia intende avviare poi un percorso di neutralità carbonica delle proprie attività, con un ’Carbon Management Plan’, che sarà applicato alle prossime edizioni della Mostra, e a tendere ad altri settori e iniziative della Biennale. Lo ha annunciato il presidente Roberto Cicutto: "Il primo obiettivo che ci siamo posti è rendere carbon neutral la 78ma edizione della Mostra d’Arte Cinematografica. In concreto ciò comporta quantificare tutte le emissioni di gas a effetto serra connesse al ciclo di vita della Mostra e, successivamente, procedere alla loro compensazione attraverso l’acquisto di crediti di carbonio sui mercati più accreditati", ha spiegato.

A quanto si apprende, il progetto si svilupperà secondo la metodologia Pas2060 (Specification for the demonstration of carbon neutrality) del British Standard Institution, l’unico standard riconosciuto per la neutralità carbonica a livello internazionale. Il risultato finale e il raggiungimento dell’obiettivo saranno validati e verificati da un ente certificatore esterno. La Mostra di Venezia è la prima rassegna cinematografica di questo calibro a intraprendere il percorso di certificazione.