“Non è un film che vuole distruggere l'industria del turismo messicana: la realtà è di gran lunga peggiore di quanto non mostri sullo schermo”. Così il regista Amat Escalante presenta il suo Heli, che porta sotto la Palma gli orrori, l'iperviolenza e le connivenze del conflitto tra Stato e narcos attarverso la tragica vicenda del giovane Heli (Armado Espitia), la sorellina Estela (Andrea Vergara, scelta dal fratello del regista) e la loro famiglia.
“Volevo esaminare al violenza riportandola nel suo contesto piuttosto che mostrarla e basta, e in particolare evidenziare come alcuni ne siano la causa, altri i testimoni”, dice il regista, sottolinenando di “averla inquadrata in modo da attirare l'attenzione del pubblico”.
Sulla violenza si esprime anche il co-sceneggiatore Gabriel Reyes: “Sarebbe socialmente irresponsabile non paralre della violenza in Messico, perché c'è, ma Heli non è un dichiarazione politica sulla vita odierna in Messico. E, ancora, la violenza non è solo messicana, ognuno di noi può sentirsi coinvolto”.