C'è anche l'Italia tra i vincitori del 61. Festival di Locarno. Ilaria Occhini si è aggiudicata il Pardo d'oro per la migliore interpretazione femminile in Mar Nero, opera prima di Federico Bondi e unica italiana nel concorso internazionale. Al film sono andati anche due riconoscimenti collaterali: il terzo premio della Giuria dei Giovani e il premio della Giuria ecumenica. La Occhini, attrice che spesso ha preferito il teatro al cinema, ha convinto la giuria internazionale (tra i membri anche il nostro Paolo Sorrentino) con la sofferta interpretazione di un'anziana vedova, Gemma, la quale dopo un'iniziale diffidenza stringe un profondo rapporto d'amicizia con Angela (Dorotheea Petre), una giovane badante rumena. "Ho voluto raccontare questa storia per rompere quegli stereotipi che ci sono sulle giovani donne dell'est in Italia, viste spesso come approfittatrici" ha dichiarato l'esordiente regista, che ha confessato inoltre di essersi ispirato a un'esperienza personale. Il Pardo d'Oro al miglior film è andato invece Parque via del messicano Enrique Rivero. Anche qui protagonista un anziano, un indio il cui universo va in pezzi quando la villa di cui è custode viene messa in vendita. premio per la migliore regia al canadese Denis Coté per Elle veut le chaos, una storia di vendetta al femminile filmata in bianco e nero. Il turco Tayanc Ayaydin ha conquistato il Pardo per la migliore interpretazione maschile con la tragicommedia The Market - A Tale of Trade di Ben Hopkins, dove si cala nei panni di Miram, turco che a metà degli anni '90 spera di cambiare la propria vita con un affare legato al mercato nero. Per la sezione Cineasti del Presente, riservata alle opere più radicali, vince il Pardo d'oro il documentario svizzero La Forteresse di Fernand Melgar sulla quotidianità e le storie drammatiche dei richiedenti asilo, mentre il Pardo per la migliore opera prima è stato assegnato all'austriaco Marz del drammaturgo Händl Klaus, che racconta lo choc in cui cade un paese dopo il suicidio di tre adolescenti.