"Sono str...". E' il lapidario e "italianissimo" commento di Robert De Niro alle accuse di razzismo mosse a Shark Tale dall'americana Columbus Citizens Foundation che, attraverso le pagine del New York Times, ha criticato Steven Spielberg per aver prodotto un film che riprende "i peggiori stereotipi contro gli italiani d'America, ritratti tutti come criminali mafiosi". Il divo è a Venezia per presentare il film d'animazione che sarà proiettato questa sera, in anteprima mondiale a piazza San Marco. Nei giorni scorsi De Niro - che presta la propria voce a un pesce-padrino - era stato preso di mira in prima persona dalle associazioni italo-americane per il fatto di aver più volte incarnato ruoli di mafiosi e quindi definito indegno di ricevere la cittadinanza onoraria italiana. L'attore ha definito le accuse mosse al film "delle stupidaggini". Quanto all'onorificenza che lo attende: "Sarò felice quando finalmente la riceverò - ha detto -. Attendo con trepidazione questo momento, ma in realtà mi sento italiano solo in parte. Sono anche olandese, tedesco, irlandese. Forse mi identifico più nella mia parte italiana, ma culturalmente non lo so". De Niro ha poi parlato del suo lavoro con l'amico Martin Scorsese che in Shark Tale doppia un pesce palla: "Avremmo dovuto recitare insieme in Taxi Driver molto tempo fa - racconta - ma poi Martin ebbe un incidente e la scena non si poté più girare. In Shark Tale abbiamo un incontro face to face. E' stato straordinario". Ad accompagnare De Niro all'incontro con i giornalisti italiani c'erano Will Smith, Angelina Jolie e Michael Imperioli che, come lui, hanno prestato la propria voce ai personaggi del cartoon, ma anche ispirato il loro aspetto. A tenere banco per tutto il tempo è stato uno Smith in ottima forma. Dopo aver salutato i presenti, il divo e cantante ha preso in mano il microfono e ha improvvisato un rap imitando con la voce il suono di una batteria. Poi ha fatto letteralmente da moderatore passando la parola di volta in volta ai suoi compagni e infilando una battuta dietro l'altra: "Bob, quanto ha contato la mia presenza nella tua decisione di fare Shark Tale?". E ancora: "Doppiare un cartoon è stata un'esperienza interessante, l'unica cosa che mi lascia perplesso è la dimensione delle orecchie del mio personaggio". Non è stata da meno la Jolie: "Il mio personaggio è così sexy, dovrò lavorare duramente per arrivare a somigliarle". Ma va ad Imperioli la palma del più comico: "Shark Tale razzista? E' una cospirazione partita da Pinocchio".