La Mostra del Cinema di Venezia rischia di perdere il suo direttore. A poco più di un mese dalla fine della 61ª edizione del festival, Marco Müller lancia un "avvertimento" alla Biennale dalle pagine della Nuova Venezia e pone alcune condizioni per il proseguimento del suo incarico. L'esigenza manifestata dal direttore della Mostra è quella di far fronte ai problemi organizzativi che hanno afflitto la Mostra quest'anno e chiede prima di tutto che si intervenga sullo staff che lo affiancherà nella gestione del festival nel 2005. In un'intervista apparsa oggi sul quotidiano veneto, Müller chiarisce che "la condizione essenziale" è che "si sappia con precisione chi sono i macchinisti". Altrimenti "ho fatto il produttore per troppi anni per non essere pronto a tornare a farlo". "Quest'anno - continua - sono salito su un treno in corsa, senza poter decidere né gli orari, né i tempi delle fermate. Per la Mostra del prossimo anno voglio invece avere il controllo della situazione con una squadra di 'veneziani' che mi affianchi, perché il mio ricordo è quello del festival di Luigi Chiarini". Benché siano già stati presi contatti con il presidente della Biennale Davide Croff, Müller fa sapere che "finora non sono arrivati i chiarimenti che avevo chiesto e confido in una risposta inequivocabile entro poco tempo, perché si possano prendere delle decisioni, in maniera molto serena, con il presidente e il consiglio di amministrazione. Altrimenti il mio rischia di essere solo un iperattivismo velleitario. Il progetto che stiamo impostando per le attività permanenti, comunque è di lunga durata e concepito in modo da poter essere portato avanti da chi poi prenderà il mio posto". E conclude: "Io non interpreto il mio incarico di Biennale come direttore della Mostra del Cinema, ma dell'intero settore cinema. Ho bisogno di sapere con certezza e in tempi rapidi in che condizioni mi sarà consentito di lavorare".