Mentre è in pieno corso, e con notevole riscontro di pubblico, la grande retrospettiva 8 decades of Italian Cinema dedicata a capolavori dagli anni '40 al Duemila, il cinema italiano torna negli Stati Uniti, e ancora una volta a New York, con la tredicesima  edizione di OPEN ROADS: New Italian Cinema.  Un appuntamento divenuto immancabile per l'interesse della platea statunitense  e per gli incontri di mercato che vi si svolgono con i maggiori distributori locali di film europei.
Organizzata dall'autorevole Film Society of Lincoln Center, in partnership con Istituto Luce Cinecittà, e con il supporto dell'Istituto di Cultura di NY, Italian Trade Commission, Casa Italiana Zerilli Marimò e ACP Group, la rassegna presenterà al pubblico newyorchese per una settimana, dal 6 al 12 giugno, una selezione delle più importanti produzioni italiane recenti. 12 titoli in cui si ritrovano registi più che affermati oltreoceano accanto ad autori emergenti, opere prime e una particolare sezione di storie sul nostro cinema.
Questi i film ospiti di Open Roads 2013, tutti programmati nelle sale del Lincoln Center: Tutti i santi giorni di Paolo Virzì, Bella addormentata di Marco Bellocchio, La scoperta dell'alba di Susanna Nicchiarelli, Nina di Elisa Fuksas, Il primo uomo di Gianni Amelio, Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana, Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, Bellas Mariposas di Salvatore Mereu, È stato il figlio di Daniele Ciprì, Il volto di un'altra di Pappi Corsicato, Handmade Cinema di Guido Torlonia, Il riscatto di Giovanna Taviani.
Nutrita la  delegazione che accompagnerà a New York i film:  Marco Bellocchio e Francesca Calvelli,  Daniele Ciprì e Pappi Corsicato, Maria Sole Tognazzi e Susanna Nicchiarelli, Giovanna Taviani, Elisa Fuksas, Salvatore Mereu, Guido Torlonia e Luca Marinelli.
Giunto alla 13ª edizione, Open Roads  è anche uno degli appuntamenti del progetto 2013 Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti.
L'eterogeneità dell'offerta cinematografica  della selezione di Open Roads conferma l'interesse del pubblico, della stampa e degli operatori americani per una cinematografia, quella italiana, ancora in grado di sorprendere. Non a caso con l'avvicinarsi della data di inizio della manifestazione, il Lincoln Center ha già dovuto raddoppiare le proiezioni dei film per soddisfare le richieste del pubblico.