È una vena ricca e generosa che caratterizza da sempre la produzione filmica: a volte è marcatamente visibile, più spesso – ed è fonte di maggiore interesse – scorre e anima dall’interno un’opera. L’autore la narra con le sue storie e la offre alla risonanza della vita dello spettatore più accorto.

È alla sensibilità umana, alla competenza teorica, alla ricchezza di sguardo di teologi, filosofi e maestri di estetica che chiederemo saggi brevi per offrire mappe e percorsi di navigazione grazie ai quali incamminarsi sulle tracce del Sacro nel cinema. Iniziamo l’inedito cammino fondando la condizione di possibilità di questo percorso.

«Nelle Scritture cristiane e nella Tradizione – scrive nel libro il cardinale Gianfranco Ravasi – la domanda di fondo sulla rappresentabilità del sacro è subito evasa in senso favorevole, non solo perché il linguaggio teologico è di sua natura simbolico e analogico, ma anche perché il cristianesimo ha nel suo cuore l’Incarnazione che vede nel volto umano di Gesù di Nazareth una eikôn, un’icona, un’immagine del Dio invisibile».

Ogni pubblicazione si interrogherà sullo statuto teologico del cinema proponendo due vie per avvicinare questa alta vetta: il sentiero dell’analisi filmica e quello delle diverse discipline della riflessione credente.

Rendono prestigiosa – fin dal suo esordio – la nostra nuova collana i testimoni che la alimenteranno, capaci di offrirci la descrizione delle intersezioni di questi due originali cammini.

Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo
Anno Pubblicazione: 2020
Numero Pagine: 38
Formato: 10x16,5 cm

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