Si chiude stasera con successo la XXIX edizione del Sulmonacinema Film Festival diretto da Roberto Silvestri e la sua équipe. Nonostante le tante avversità sul piano burocratico (sala chiusa dalla fine di maggio, budget molto ridotto) le cinque giornate erano animate dall'immaginario più critico del cinema italiano, parlandoci direttamente del degrado socio-politico-culturale, sullo schermo e nelle discussioni in sala con autori, attori e spettatori.
Tra gli otto film in concorso la giuria presieduta da Enrico Ghezzi e composta da studenti e diplomati al DAMS di Bologna, SNC di Roma, Accademia dell'Immagine dell'Aquila, Università "La Sapienza" di Roma, Università di Pescara, ha assegnato i seguenti premi che consistono nella statuetta dell'Ovidio d'argento. Ha vinto il Gran Premio del Festival, l'Ovidio d'argento per il miglior film, L'estate di Giacomo di Alessandro Comodin: “un film che con estrema leggerezza, dolcezza e allo stesso tempo profondita' dimostra la possibilità di penetrare nell'intimità quotidiana del giovane protagonista e del suo handicap. Il tutto grazie a un utilizzo puro del mezzo cinematografico”.
L'Ovidio d'argento per la miglior regia va a Roan Johnson per I primi della lista: “è un film divertente ed emozionante che rappresenta gli anni '70 con l'ironia della commedia e la puntualità della ricerca storica a partire dalla fonte orale. La giuria ha apprezzato profondamente la lettura sociale e politica dell'epoca in chiave ironica e in stretta relazione con l'attuale situazione nazionale, nel solco della tradizione della commedia all'italiana”.
Per la miglior interpretazione femminile, il riconoscimento va a Pasqualina Scuncia nel film Corpo celeste di Alice Rohrwacher: “per l'interpretazione realistica della catechista perfettamente inserita nel contesto narrativo che esalta l'alienazione della piccola Marta. Una piacevole sorpresa per un personaggio secondario che grazie alla sua interpretazione riesce a incarnare il contesto sociale della bigotta realtà di periferia”. Per la miglior interpretazione maschile, viceversa, va alla coppia di attori Paolo Cioni e Francesco Turbanti in I primi della lista di Roan Johnson, “Spalleggiandosi e arricchendosi a vicenda Paolo Cioni e Francesco Turbanti interpretano con intensità e maestria unite all'entusiasmo degli esordienti, di cui il cinema italiano sente evidentemente un gran bisogno, la generazione e i valori raccontati nel film”.
Inoltre, è stato assegnato il Premio Soundtrack - Miglior colonna sonora. La giuria composta da Enrico Ghezzi, Massimo Privitera e Gabrielle Lucantonio, curatrice della sezione Soundtrack negli anni scorsi, l'ha assegnato ex-aequo a Bebo Ferra per Tutto bene di Daniele Maggioni perché “Le stupende musiche soft jazz del chitarrista e compositore Bebo Ferra si inseriscono senza mai invadere e sovrastare il film Tutto bene, come per sottolineare con pudore la delicatezza dei sentimenti ”, e a Mario Salvucci per The Dark Side of the Sun di Carlo Shalom Hintermann: “La musica originale di Mario Salvucci è un contributo attento, partecipe, mai invasivo, ma sottilmente e emozionalmente utile nel sottolineare The Dark Side of the Sun. Una musica che si insinua alla perfezione nelle immagini, aggiungendo e sottraendo al contempo laddove è necessario”.