“Un giorno sulla spiaggia stavo raccontando ad una mia amica americana che avevo ereditato un casale in Abruzzo: lei pensò che era l'inizio di un film”: Così il regista Michael Zampino racconta come è nata l'idea per la sua opera prima, L'erede, nelle nostre sale dall'8 luglio in 20 copie da Iris Film.
Un thriller psicologico d'atmosfere, con protagonista Bruno (Alessandro Roja, il  Dandi della famosa serie Romanzo Criminale) che dopo la morte del padre erediterà una vecchia villa immersa nella natura selvaggia degli Appennini.
“In realtà io sono l'ereditiera”, dice Guia Jelo che nel film interpreta Paola, la vicina di casa, una rozza contadina che insieme ai suoi figli Giovanni (Davide Lorino) e Angela (Trecy Taddei Takimiri) darà filo da torcere a Bruno e soprattutto gli farà scoprire un lato oscuro della vita di suo padre: l'esistenza nascosta di una seconda famiglia. “Paola non è cattiva, né è una strega, semplicemente la cattiveria si è impadronita di lei. Sono siciliana e c'è molto della lava dell'Etna in questa marchigiana”, prosegue Guia, che si è trovata ad uccidere conigli nonostante lei sia vegetariana e animalista. E Davide Lorino aggiunge: “Anche il mio personaggio è in fondo un bambinone tenero”.
Cornice della storia, il maestoso scenario offerto dalle Marche e dall'Abruzzo: “Siamo andati all'essenziale, mantenendo la tensione attraverso l'ambiente, l'immagine e il suono e concentrando l'azione in un unico luogo”, spiega Zampino, che per l'ambientazione si è ispirato a Shining di Stanley Kubrick, per la suspense a Hitchcock e ai fratelli Coen per le scene esilaranti nel mezzo di terribili atrocità.
L'erede è un film indipendente, ma abbiamo ricevuto il contributo del Mibac e il sostegno degli enti locali. A nostro favore avevamo una grande location e tutto il panorama marchigiano intorno”, conclude il regista.