E' la sezione meno decifrabile del festival, quella maggiormente aperta alle sperimentazioni. E' Un Certain Regard che, come l'anno scorso, abbina a un'apertura molto forte (The Bling Ring di Sofia Coppola), autori di nicchia e belle promesse. Tra queste c'è sicuramente Miele della nostra Valeria Golino, opera prima e, dunque, in corsa anche per la Camera d'Or. La stessa a cui ambiscono Fruitvale Station di Ryan Coogler, Bends di Flora Lau, La Jaula de Oro di Diego Quemada Diez, Sarah préfère la course Chloé Robichaud, tutti all'esordio. Presenti anche James Franco (As I Lay Dying), Claire Denis (Les salauds) e Rithy Panh (L'image Manquante). Completano il cartellone: Omar di Hany Abu-Assad, Death March di Adolfo Alix Jr., Norte, Hangganan Ng Kasaysayan di Lav Diaz, L'inconnu du lac di Alain Guiraudie, Anonymous di Mohammad Rasoulof, Grand Central di Rebecca Zlotowski.