“Non sappiamo da dove vengono le idee, non c’è formula, non c’è metodo. L’ho scritto per questo duo comico, Mandibules”. Parola del poledrico regista francese Quentin Dupieux, che fuori concorso alla 77. Mostra di Venezia porta Mandibules, commedia grottesca, ilare e perfino surreale interpretata dalla coppia di Palmashow Grégoire Ludig e David Marsais: nella proiezione stampa il film è stato accolto da applausi, con risate sparse per tutti i suoi 77 minuti.

Nel cast Adèle Exarchopoulos, Roméo Elvis, India Hair, Coralie Russier, Anaïs Demoustier e Dave Chapman, Jean-Gab (Ludig) e Manu (Marsais) sono due sempliciotti che vivono alla giornata, finché nel bagagliaio di una Mercedes scassata e rubata trovano una mosca gigante: Manu decide di ammaestrarla, nella speranza di trarci un guadagno…

“Il feeling con Dupieux è nato sul precedente film Au poste!, già all'epoca balenava quella idea, della mosca in bagagliaio”, rivela Ludig, mentre il regista ribadisce come cerchi di “rinnovarmi sistematicamente, spesso un po' di nero nella vita c'è, ma i film si scrivono da soli: non passo il tempo a sovra-analizzare il mio lavoro, è qualcosa di spontaneo, come in infanzia ma con un cervello da adulto”.

Adèle Exarchopoulos, indimenticata protagonista de La vie d’Adele di Abdel Kechiche, confessa: “Sulla sceneggiatura sulla mia parte c’era scritto in grande ‘psicotica’… Amo i film di Quentin, qui mi sono lasciata andare, libera, non ho giudicato il mio personaggio, che non ha misura né fondo ma rappresenta la cacca del la mosca, ovvero le persone che non ascoltiamo quando parlano”.

Per Dupieux, all’uopo “influenzato dalle mosche che passeggiavano da anni nel mio cervello, giacché mi ispiri alla realtà, al sogno, senza nessun metodo”, non c’è alcun collegamento a La mosca di David Cronenberg, “là era un uomo che diventava insetto”, e “questa mosca è un elemento positivo in tutto il film. Chissà che un domani non si possa utilizzare questi animali deformi per fare soldi…”. La mosca è animata da Dave Chapman.