"Voglio ribadire l'interesse della Chiesa per il mondo del cinema, visto il considerevole influsso di quest'ultimo nella formazione della coscienza diffusa. C'è da augurarsi che le opere filmiche possano essere illuminate, di denuncia e memoria, in grado di riportare in superficie, dagli angoli più nascosti, quelle verità e quel senso di moralità che in troppe occasioni, forse, ci si è dimenticati di tutelare". Queste le parole di mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, che stamattina ha ricevuto nella sede della CEI una nutrita delegazione del nostro cinema, comprendente i maggiori rappresentanti dell'intera filiera: dalla produzione (Cinecittà, ANICA, Istituto Luce) alla distribuzione (AGIS, ANEC ACEC) alla formazione (Centro Sperimentale di Cinematografia). Si è trattato di un confronto amichevole, fortemente voluto dall'Ente dello Spettacolo e dal suo Presidente Dario E. Viganò, da sempre in prima linea nel promuovere gli scambi tra il mondo legato alla tradizione cristiana e quello multiforme del cinema: "Un rapporto complesso e antico - ha ricordato Viganò - che va dalla censura alla produzione". Ciascuno degli intervenuti ha precisato ciò che in concreto si è fatto in tal senso. Così Luciano Sovena, amministratore delegato dell'Istituto Luce, ha annunciato l'imminente realizzazione di un documentario dal titolo La dottrina sociale della Chiesa; Paolo Ferrari, Presidente dell'Anica, si è detto molto interessato alla conversione digitale delle sale (ex parrocchiali) dell'Acec, di cui il segretario generale Francesco Giraldo ha rammentato il progetto; Alberto Francesconi, Presidente dell'Agis, ha auspicato invece che "la Chiesa italiana possa farsi promotrice in seno al parlamento italiano di una legge di sistema del settore capace di chiarirne ambiti e strategie"; Francesco Carducci, amministratore delegato di Cinecittà Holding, ha ricordato infine "gli sforzi fatti da Cinecittà per unificare i comparti e riprendere in mano l'antica mission, cioè dare impulso a un cinema italiano che sia innanzitutto, come ha sottolineato mons. Betori, "cartografia della società e occasione di riflessione sui grandi temi". A margine dell'incontro l'alto prelato ha consegnato all'ing. Gabriele Testi, Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia, la pergamena attestante il conferimento del Cavalierato dell'Ordine equestre pontificio di San Gregorio Magno per "il personale apporto professionale e cristiano nel mondo del cinema, nella tutela di un grande patrimonio culturale di area cattolica con la costruzione del nuovo complesso della Cineteca nazionale nella quale hanno trovato collocazione le primissime passioni di Cristo in celluloide e nel contribuito fattivo con le iniziative cinematografiche organizzate dall'Ente dello Spettacolo in collaborazione con il Pontificio Consiglio della cultura e delle comunicazioni sociali".