Promosso, ma non a pieni vuoti. E' l'accoglienza riservata a Into Darkness dalle principali testate di settore inglesi e americane. Il sequel di Star Trek firmato ancora una volta da J.J. Abrams - che ieri insieme al cast ha presenziato alla premiere londinese del film (in uscita nel mercato britannico il prossimo 9 maggio, il 16 negli States e il 13 giugno in Italia con Universal) - è, secondo Scott Foundas di Variety un'operazione "in scala decisamente maggiore, ma non a scapito di personaggi umanamente ricchi (e metà umani). A Into Darkness manca forse il coraggio per andare là dove nessuna avventura di Star Trek è mai arrivata prima, ma anche così è un viaggio su Vulcano talmente ben architettato e piacevole che sarebbe ingiusto cercare il pelo nell'uovo".
Entusiastica anche la recensione firmata da Ian Freer su Empire che definisce "fuorviante" il titolo, perché Into Darkness è scoppiettante, divertente, spettacolare ed esilarante. La regola del grande numero due stavolta non tradisce".
Più sfumata l'opinione di Andrew Pulver su The Guardian, secondo cui "le persone stavolta non usciranno dal cinema con la stessa gioia provata nel 2009, ma questo sequel è certamente un astuto, esilarante miscuglio". Più sbilanciata in senso negativo è invece l'analisi che fa Todd McCarthy su The Hollywood Reporter: "Dopo aver destato grande impressione nelle sue precedenti sortite da regista, Abrams stavolta si contiene, rivelandosi meno fantasioso, con poca considerazione dello stile e senza abbellimenti o voli di fantasia. Ad un certo punto si sente tutta la dedizione del fan nel non commettere errori, ma non c'è alcun accenno di interpretazione creativa, né sentimento personale o velleità artistica".