"Adoro Jack Lemmon, Walter Matthau, Billy Wilder. Ho fatto questo film ripensando a loro e alla farsa degli anni '60". Così il regista Claudio Insegno, fratello di Pino, presenta Alta infedeltà, tratto dallo spettacolo teatrale Un marito per due, da lui messo in scena nel 2005 presso il Teatro Vittoria di Roma. Pino Insegno, cosceneggiatore insieme a Claudio e interprete del fedifrago Filippo, racconta: "Io e mio fratello siamo una coppia consolidata, collaboriamo nel teatro da almeno 7-8 anni. Alta infedeltà vuole riportare in auge il genere della farsa, mi auguro che gli addetti ai lavori capiscano questo tentativo di sdoganamento e che la gente non venga al cinema prevenuta".Alta infedeltà, girato in sole 4 settimane, ha ottenuto il finanziamento del Ministero di 600mila euro e sarà distribuito da Mediaplex a partire da venerdì: "40 copie non sono le 800 di Avatar, ma noi cominciamo in punta di piedi; chi non riuscirà a vedere Alice nel paese delle meraviglie verrà da noi, l'importante è che ci dia linfa per poter continuare su questa strada", dice Pino. "E' un tipo di comicità che non si vedeva da tempo. - riprende il fratello regista- Non vuole insegnare niente, ma semplicemente suscitare risate naturali e non aggressive. Non si ride sulle volgarità o sulle parolacce, Alta infedeltà ci riporta al bianco e nero, alle botte in faccia, a Fantozzi, Luigi Magni e Stanlio e Ollio”.I due fratelli Insegno hanno in cantiere anche un film comico in 3D: "vogliamo raccontare la storia del cinema e i suoi generi in 3D, siamo orgogliosi perché l'Italia arriva in questo progetto prima degli altri. - conferma Pino - Le riprese partiranno a giugno in collaborazione con NUCT la Scuola Internazionale di Cinema e Televisione".