A gennaio 2009, cioè appena otto mesi fa, le sale attrezzate per il 3D in Italia erano 45, attualmente sono 240. Segno che il Future Film Festival, che alle proiezione stroboscopiche aveva dedicato un convegno durante l'ultima edizione, aveva intercettato e posto l'attenzione su una delle rivoluzioni destinate a cambiare il futuro della fruizione cinematografica. Non è la prima volta del resto che il festival diretto da Oscar Cosulich si dimostra al passo con i tempi nonché cartina di tornasole di fermenti e innovazioni, basti pensare che la manifestazione numero uno era dedicata alla Pixar, la cui opera allora era da noi quasi del tutto sconosciuta. Forte dei successi, il Future Film Festival cresce e qui a Venezia annuncia per il 2010 un'edizione ricca di sezioni, seminari, attività parallele in grado di fare il punto su tutto ciò che di nuovo si affaccia nel mondo dell'animazione, del digitale e dintorni. Dal 26 al 31 gennaio dunque appuntamento a Bologna per i due concorsi dedicati rispettivamente ai lunghi e ai corti, per i focus sulla produzione canadese, il panorama delle serie tv di animazione, una riflessione sulla Stop Motion Animation, un programma scelto dai festival di tutto il mondo specializzati in animazione e digitale e per finire una personale del grande Saul Bass. Un omaggio, questo, che riempirà gli occhi e appagherà l'anima di molti appassionati che sicuramente vorranno vedere o rivedere molti degli straordinari titoli di testa da lui pensati per maestri indiscussi quali Hitchcock e Scorsese. Ma Il Future Film Festival non si esaurisce nella settimana di proiezioni. Fortemente radicato nella città e nella provincia da anni gli animatori della rassegna, sostenuti dagli enti locali, si spendono per portare l'animazione nelle scuole e non semplicemente facendo vedere dei film, ma coinvolgendo gli studenti in laboratori didattici affinché possano apprendere i primi rudimenti dell'arte dell'animazione e quindi scoprire in modo ludico le regole della creatività. E che si tratti di Creatività e di Arte con la maiuscola, nel giorno del Leone d'oro alla carriera a John Lasseter nessuno potrà mai più metterlo in dubbio.