Al Ca' Foscari Short Film Festival (16-19 marzo 2016) sono stati finora tredicii cortometraggi presentati, distinti da una qualità molto elevata, centrati su tematiche sociali riconducibili principalmente alla famiglia, agli anziani, ma anche a temi più delicati come la tratta dei minorile e degli abusi sessuali. Proiezioni dal forte carattere psicologico che hanno suscitato riflessioni e dibattiti fra i giovani. In particolare, significativo il contributo delle opere internazionali in Concorso.

Ca' Foscari Short è a tutti gli effetti un spazio di scambio culturale sul mercato dell'audiovisivo a 360 gradi. Le prime due giornate sono state accompagnate anche dalla presentazione di due web-series straniere. SOS (Save Our Skins) molto popolare in Inghilterra, che presenta un taglio apocalittico a dir poco surreale, mentre la svizzera Arthur (The Adventures of a Serial Killer) propone una vero e proprio viaggio nella psiche dell'asociale killer seriale Arthur. Apparentemente molto distanti fra loro, le due web serie presentano come elementi comuni l'influenza dei vari generi cinematografici che si fondono alla letteratura internazionale.

Il settore delle web-series offre sempre più possibilità ai giovani; è un ambito caratterizzato dall’estrema accessibilità a tutti coloro che vogliono e sanno mettersi in gioco con i digital media. Un vero e proprio incrocio tra la possibilità di creare una storia, talvolta complicata, divisa in più episodi di breve durata legati tra loro, e la forte comunicazione virale legata a internet.

Secondo le più recenti indagini di settore, nei prossimi anni il mercato delle web-series sarà caratterizzato da una vera propria crescita, che andrà di pari passo con lo spostamento degli investimenti pubblicitari dai media tradizionali al web, nonché con l’aumento sempre più consistente nell’audience sulla rete. E sempre più consistente sarà anche la presenza di produttori, distributori e broadcaster accanto a quella pionieristica dei creativi indipendenti.