Il Premio AKAI International Film Festival sbarca a Roma. Nato grazie al patrocinio dell'imprenditore Giovanni Cottone e all'azienda AKAI Italia, produttrice di tablet, smartphones, cuffie e Hi-Fi di alta tecnologia, il Premio è ideato dalla giornalista e critica cinematografica Dina D'Isa, Il Tempo, che riveste il ruolo di Presidente all'interno della giuria. Al suo fianco, Franco Montini, Presidente Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, Cristiana Paternò, Cinecittà News, Antonio Urrata, Direttore Fondazione Ente dello Spettacolo, e infine Giuseppe Bambagini, in rappresentanza AKAI. Sul palco, insieme a Dina D'Isa e alla moderatrice Dani Samvis, a consegnare i premi Mario Sesti, regista, giornalista e critico cinematografico.
Giorgio Pasotti riceve il premio Miglior Attore Protagonista per il film di cui è anche regista, vale a dire Io, Arlecchino, presentato al Festival di Roma nella sezione Wired Next. L'artista racconta la storia attraverso un linguaggio teatrale, che si allarga ad un più complesso e poetico rapporto padre-figlio, allo scopo di mostrare come sia possibile riscoprire la propria identità paradossalmente proprio grazie a una maschera.
Il premio Migliore Attrice Protagonista va invece a Chiara Francini per la sua interpretazione di Alice in Soap Opera, film d'apertura del Festival, diretto da Alessandro Genovesi. La motivazione della giuria sta nella capacità dell'attrice di dosare umorismo e sentimento, femminilità e ironia, dipingendo una donna sospesa a metà tra realtà e sogno. Ritira il premio, il produttore del film Alessandro Usai.
Un aspetto significativo del Premio AKAI è il riconoscimento del valore della critica. D'altra parte, "senza critici non esisterebbero i Festival, e gli stessi film avrebbero maggiori difficoltà di apprezzamento da parte del pubblico", afferma Cristiana Paternò. Il premio Miglior Critico Cinematografico spetta a Paola Casella, Quotidiano Europa. L'infinita esperienza nel settore le è valso il riconoscimento delle sue grandi qualità di professionista "sempre attenta alle pellicole contemporanee, di cui scrive con consapevolezza, proprietà di linguaggio e profondità, pur mantenendo una forma divulgativa semplice, che può essere apprezzata da un pubblico trasversale per età e classe sociale".
Coppola, Madden, Gibson, Risi. Sono solo alcuni dei registi con cui ha lavorato Paco Reconti. L'attore, ballerino, cantante e paroliere ha saputo distinguersi nel ruolo del pusher Gilles in Tre Tocchi, di Marco Risi, presentato al Festival di Roma nella sezione Gala. A lui il premio AKAI Miglior Attore Non Protagonista.
La Miglior Attrice Non Protagonista è invece Silvia D'Amico, interprete del film di Roan Johnson Fin qui tutto bene. Dal suo personaggio, donna spontanea, moderna e autentica che incarna un'intera generazione di giovani, traspare alla perfezione una sfida alla crisi che ci circonda, una sfida fondata sull'ottimismo del fare, ma soprattutto del credere in un futuro che resta nebbioso.
Proprio la pellicola Fin qui tutto bene, presentata nella sezione Prospettive Italia, si è rivelata una tra le più apprezzate del Festival. Il Premio AKAI riconosce a Roan Johnson la Miglior Regia. Il suo film racconta con leggerezza, ironia e un pizzico di malinconia e di amarezza il momento di passaggio che separa gli anni spensierati dell'università dalle problematiche del lavoro e dell'età adulta. Dentro la metafora di una generazione in crisi e senza lavoro, i cinque protagonisti accettano le loro singole fragilità e, senza demoralizzarsi, continuano a lottare per costruirsi un futuro.
Infine, il premio Migliore Rivelazione del Festival va a Last Summer, film di Leonardo Guerra Seràgnoli che è stato presentato nella sezione Prospettive Italia. Si tratta di una pellicola che guarda all'Oriente e che parla di libertà. All'interno di un'ambientazione metafisica come quella di uno yatch in mezzo al mare, la trama vede consumarsi lo struggente rapporto tra una madre e suo figlio che si salutano per l'ultima volta. Apprezzamenti al regista inoltre per la scelta dei collaboratori, tra cui l'attrice protagonista, la giapponese Rinko Kikuchi, e al contributo della famosa Banana Yoshimoto.
I vincitori hanno ricevuto una targa d'argento a forma di tablet, una pergamena con la motivazione del Premio e un tablet AKAI di ultima generazione.