Una città che non smette di sognare. Un cinema che non smette di sognare. Questa non è retorica: questa è l’anima di Hong Kong, vitale e creativa, documentata dal Far East Film Festival 23 attraverso 8 nuovi film di 8 nuovi (giovani) registi. Opere prime e seconde che spaziano tra i generi e raccontano, appunto, l’urgenza di resistere, l’urgenza di rinascere attraverso l’arte. Hong Kong never dies! E Hong Kong, va ricordato, è molto più che una storia d’amore per il FEFF: è la sua primissima radice…

Saranno le anteprime mondiali di Zero to Hero di Jimmy Wan e di Sugar Street Studio di Sunny Lau ad aprire la sezione speciale Hong Kong New Talents: un grande progetto itinerante, organizzato dall’Hong Kong International Film Festival Society in collaborazione con l’Hong Kong Economic and Trade Office e finanziato da Create Hong Kong, che prenderà appunto il via a Udine per poi essere presentato nelle maggiori piazze d’Europa, del Nord America e dell’Asia.

Oltre a Zero to Hero, intenso biopic sul campione paralimpico So Wa-wai, e Sugar Street Studio, spiazzante horror comedy, il pubblico del FEFF 23 potrà ammirare l’action fantasy sportivo One Second Champion di Chiu Sin-hang, il ritorno del leggendario Francis Ng con Drifting di Jun Li, Hand Rolled Cigarette di Chan Kin-long (uno splendido noir che farà sicuramente innamorare il mercato internazionale!), la black comedy Time di Ricky Ko, il dramma sentimentale Just 1 Day di Eric Li e Keep Rolling di Man Lim-chung, imperdibile ritratto della grande Ann Hui. 8 film diversissimi tra loro ma accomunati dalla stessa voglia di sperimentare e dalla stessa voglia di guardare avanti, di consegnare al futuro la propria lingua, la propria cultura e la propria tradizione.

Se Hong Kong New Talents è la preziosa testimonianza di un’ondata che comincia adesso, oggi, ad abbattere gli argini, non bisogna ovviamente dimenticare che anche le produzioni mainstream di Hong Kong stanno continuando a brillare. Ne sono prova gli altri titoli hongkonghesi scelti dal FEFF 23: l’esplosivo Shock Wave 2 di Herman Yau, che aprirà la versione digitale del Festival, il crudele thriller Limbo di Soi Cheang, The Way We Keep Dancing di Adam Wong e due anteprime mondiali. Una è Coffin Home di Fruit Chan (cronaca di un cult annunciato!), l’altra è Madalena di Emily Chan, la primissima volta di Macao nella line-up del Far East Film Festival.

Con 12 titoli complessivi, la sezione più ricca di questa edizione è proprio la sezione di Hong Kong. Una città che non smette di sognare. Un cinema che non smette di sognare.