La IV edizione del Festival di Roma si apre nel segno della protesta: scioperano i fotografi, "stanchi - come riferito da una rappresentante F.P.A. (Fotoreporter Professionisti Associati) - di vedere inevase dall'organizzazione del Festival le richieste per condizioni di lavoro più dignitose". Ironia della sorte, il primo photo-call previsto della giornata era proprio quello di Triage, film d'apertura di Danis Tanovic con Colin Farrell nei panni di un fotografo di guerra, inviato in Kurdistan alla fine degli anni '80. "Sono 4 anni che chiediamo venga cambiato il posto per fare i photo-call - riferisce ancora l'F.P.A. - e puntualmente ci ritroviamo nella stessa situazione: noi proviamo a lavorare ugualmente, con lo stesso impegno, ma poi i giornali non comprano le foto perché è impossibile non farle in picchiata, dall'alto verso il basso". Situazione di stallo, adesso a rischiare sono anche i red-carpet: "Non sappiamo ancora se stasera saremo in passerella - conclude la portavoce, che ha preferito rimanere anonima - al momento è stato realizzato il corridoio che avevamo chiesto per far passare le delegazioni da una parte così da non impallare i talents, ma lo spazio utile sul red-carpet per farli fermare si è ridotto e così rischiamo di accalcarci tutti quanti in una zona della pedana per cercare di strappare qualche figura intera..."