In pieno centro torinese, un ingorgo sta paralizzando corso Marconi. Gente che urla, clacson impazziti. Un pulmino giallo anni '70 è parcheggiato in mezzo alla strada. Un vigile interviene e spiega a uno dei due conducenti: "Non vedete che siete voi a bloccare il traffico?". "Ho forse la faccia da responsabile" urla alla folla inferocita Salvo Ficarra mentre arriva trafelato Valentino Picone, che ha appena consegnato un mazzo di rose. Ficarra alza il tiro: "Andate a lavorare, siete l'Italia peggiore".
Siamo sul set di Anche se è amore non si vede, il nuovo film di Ficarra e Picone, scritto con Francesco Bruni e Fabrizio Testini, le cui riprese sono incominciate il 6 giugno e si concluderanno il 30 luglio per un totale di otto settimane di lavorazione. "Ma non c'é nessun riferimento all'attualità, le storie funzionano quando sono universali", dicono in coro i comici siciliani, che si autodirigono senza l'aiuto di Giambattista Avellino, loro complice nelle precedenti avventure. A ben 10 anni da Nati stanchi, il loro esordio attoriale sul grande schermo, e 4 da quello dietro della macchina da presa con Il 7 e l'8 seguito da un altro successo nel 2009, La matassa, la coppia di Zelig e Striscia la notizia triplica l'esperienza al cinema. "E' la prima volta che giriamo fuori dalla Sicilia - racconta Ficarra, più loquace dei due -, ed è un'esperienza straordinaria. Ci siamo innamorati di questa città così vivace, sarà per le celebrazioni dei 150 anni di Italia, ma Torino ci sembra la più europea di tutte. "C'é una cosa però che non abbiamo ancora capito - scherza Picone -, dove si trovano i veri torinesi? Incontriamo gente di ogni paese, pugliesi, campani, romani e neanche un piemontese". Prodotto da Attilio De Razza per Medusa, in associazione con FIP Piemonte e il sostegno di Film Commission di Torino, sarà nelle sale dal 25 novembre e assicura l'ad di Medusa Giampaolo Letta: "Sarà un'uscita importante in termini di copie".
Inseparabile sul grande schermo come in teatro e in tv, la coppia è al centro di una storia, che ancora una volta esaspera le differenze caratteriali reciproche con una trama da commedia degli equivoci. "Scaturiti in nome dell'amore che c'é ma non si vede - prosegue Ficarra -, come recita il titolo, che abbiamo messo a punto in circa un anno di ripensamenti e marce indietro". Gisella (Ambra Angiolini) è la fidanzata storica di Valentino: "Era da molto - racconta Ambra - che volevo lavorare con loro, li stimo moltissimo e alla fine ce l'ho fatta. Non si sa se io e Valentino ci sposeremo oppure ci lasceremo e io scapperò con un altro". Perché Valentino la ama in modo totalizzante e anche morboso: "Come tutti gli uomini sono un po' oppressivo - dice Picone -. Con Salvo abbiamo una piccola società di servizi per il turismo. Portiamo gli stranieri in giro per Torino con un autobus giallo restaurato, quasi un pezzo da museo, ma la guida vera dovrebbe essere Natascha (Sascha Zacharias)". "Che invece è svedese, non sa l'italiano, quindi e' tutt'altro che perfetta per il ruolo - aggiunge Ficarra -, ma l'ho selezionata io e basta guardarla per capire i motivi". E se Salvo vuole che Valentino si distragga da una relazione giunta ormai al capolinea, Valentino d'altro canto spera che l'altro, più frivolo e scanzonato, metta la testa a posto e si trovi una compagna. Nel frattempo dall'America arriva un'amica di vecchia data, Sonia (Diane Fleri), tanto per aumentare la confusione sentimentale generale. "Nel film ci chiamiamo con i nostri nomi - conclude Ficarra -. Non succedeva da Nati stanchi, è stato come tornare alle origini, ci siamo sentiti molto più liberi".